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CONSIGLIO COMUNALE

“Lodo” Baldetti chiuso a 5,6 milioni

Aretusini: “Gestione non chiara della trattativa”. Biasin: “Azione amministrativa efficiente”

“Lodo” Baldetti chiuso a 5,6 milioni

Aretusini: “Gestione non chiara della trattativa”. Biasin: “Azione amministrativa efficiente”

Con 22 voti a favore e 10 astenuti, la maggioranza del consiglio comunale ha compiuto un altro passo avanti nella risoluzione della nota questione delle piscine Baldetti e del Polo Natatorio. Dopo l’omologa del giudice fallimentare, il Comune è di fatto subentrato nel fallimento di Veneto Nuoto e chiuderà la partita dei contenziosi con 5,6 milioni di euro. Infatti, da indiscrezioni, il Comune, pagando subentra al posto del fallimento in tre contenziosi legali contro tre creditori che sono stati esclusi dal fallimento ma hanno fatto ricorso. Il valore di questi crediti è di 1,027 milioni di euro (inizialmente infatti la partita che coinvolgeva Unipol aveva un valore di 4,6 milioni di euro).

La discussione tra i consiglieri comunali non è stata priva di pathos, dovuto soprattutto alla nota secretazione dei documenti. Una volta ottenuta l’omologa ci si aspettava una disclosure dei documenti, anche per un dovere di trasparenza nei confronti della cittadinanza. Si tratta sempre di soldi pubblici e sono tanti.

C’è tra l’altro stato un incidente di percorso: i documenti ancora segreti e riservati a Noce, sono stati divulgati con integrazioni alle 12,53 di ieri dagli organi istituzionali a tutti i consiglieri. E il “vulnus”, sollevato da Aretusini e ammesso dal segretario generale Alessandro Ballarin, non ha inficiato il consiglio comunale: “Se dovesse spiacevolmente accadere l’episodio (la divulgazione di documenti riservati a Noce ndr fuori dal consiglio comunale), lo valuteremo”. “Sarò costretta a tutelarmi in altro modo”, ha detto Valentina Noce. Aretusini ha sottolineato: “Una decisione di questa entità per la città non doveva essere secretata. Non siamo stati messi nelle condizioni di esercitare un voto sereno. Questo voto libererà molte risorse, accantonate grazie alla passata amministrazione e che questa maggioranza si è trovata a utilizzare senza il coinvolgimento di tutte le forze politiche. Siamo stati convocati all’ultimo minuti su un punto così importante, con una commissione il giorno prima e con un errore procedurale che mette a rischio un consigliere. Tutto questo evidenzia gravi mancanze nella gestione”.

“Oggi direi che si arriva a un’importante meta ma non ci sono bottiglie da stappare - è stata la dichiarazione di Silvia Menon, della omonima lista - e il termine “risolvere” non lo scomoderei perché comunque vada il comune di Rovigo e i suoi cittadini dovranno impiegare 5,6 milioni di euro. Somma che è uscita ieri in commissione ma senza documenti essenziali per il voto. C’era ancora Piva sindaco quando ho presieduto una commissione d’inchiesta sul caso piscine. E nella relazione finale, trasmessa in Procura e alla Corte dei conti, già allora avevamo sottolineato il rischio detonante che aveva la maledetta surroga per il Comune. Sono stati 8 anni di contenziosi legali e tormenti che non terminano oggi. Perché il Comune dovrà difendersi ancora in tribunale da tre creditori. L’accordo raggiunto è buono? Non lo sapremo mai. Poteva essere migliore? Non lo sapremo mai. E’ un compromesso. L’hanno condotta un consulente esterno, l’avvocato civico e questa giunta. La sostanza è che qui non si sta parlando di una scelta politica, che si può condividere o meno. L’astensione è la nostra educata risposta a una trattativa condotta da altri tra documenti messi a disposizione dei consiglieri sei ore prima della discussione e segretazioni (solo stamattina ci hanno inviato la relazione dell'avvocato civico)”.

A favore Antonio Rossini, ma astenuta Monica Gambardella, mentre in maggioranza tutti hanno dato il loro “sì”. “Finalmente vediamo la conclusione di una vicenda annosa che ha tenuto la città sotto scacco e la cui responsabilità risale a passate amministrazioni. Ci liberiamo di un fardello”, ha detto Giorgia Businaro per il Pd. “Le somme residue che erano state accantonate dalle precedenti amministrazioni in pendenza di questi contenziosi potranno essere finalmente utilizzate senza vincoli di destinazione. Si tratta di risorse importanti, parliamo fin da subito di 3,680 milioni di euro - ha sottolineato Elena Biasin della civica Con Edoardo Gaffeo - L’operazione darà il necessario ossigeno a interventi di riqualificazione, lavori e iniziative varie contenuti nel programma del Sindaco e di cui Rovigo ha bisogno. La conclusione di questa vicenda rappresenta l’esempio di come grazie al lavoro degli Uffici Comunali coinvolti e alle decisioni tempestive di Giunta e Consiglio sia possibile dare impulso ad una azione amministrativa efficiente”.

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