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CARABINIERI

“L’obiettivo è la prevenzione, più pattuglie in strada e attenzione ai più deboli”

Comando provinciale dell’Arma al colonnello Emilio Mazza

“L’obiettivo è la prevenzione, più pattuglie in strada e attenzione ai più deboli”

E’ arrivato il 4 gennaio scorso a Rovigo per prendere le redini del comando provinciale dei Carabinieri. E ieri il colonnello Emilio Mazza, 54 anni di Taranto, si è presentato ufficialmente nel suo nuovo incarico nella caserma di via Silvestri. “Di solito questi avvicendamenti vengono fatti d’estate, ma il mio predecessore ha terminato il suo servizio attivo e per questo sono arrivato in questo periodo dell’anno” ha esordito il colonnello Mazza.

“E’ il secondo comando provinciale che guido - ricorda Mazza - dopo l’esperienza in quello di Prato per cinque anni. Poi ci sono stati gli otto anni a capo della sezione di addestramento nella scuola marescialli e brigadieri dei Carabinieri di Firenze”.

Formatosi all’Accademia militare di Modena e poi alla Scuola ufficiali dei Carabinieri di Roma, il colonnello Mazza è laureato in giurisprudenza alla Sapienza di Roma, ha una laurea specialistica in Scienze della sicurezza interna ed esterna e un master in Scienze strategiche. Il suo primo incarico è stato di comandante di plotone del Battaglione mobile dei Carabinieri a Napoli, quindi comandante della compagnia della Marina di Napoli, quattro anni a capo della compagnia di Serra San Bruno in provincia di Vibo Valentia, cinque anni a comando della compagnia dei carabinieri di Carpi in provincia di Modena prima di partire per il Kosovo, dove è rimasto per sei mesi. E ancora comandante del reparto operativo del comando provinciale dei Carabinieri di Latina, prima delle esperienze a Prato e nella Scuola marescialli e brigadieri.

E’ stato insignito della croce d’oro per anzianità di servizio, della medaglia d’oro per lungo comando, della medaglia Nato per la partecipazione alle missioni di pace in Kosovo, della medaglia Mauriziana per dieci lustri al merito militare e dell’onorificenza di Cavaliere ufficiale della Repubblica italiana.

“Ho accettato ben volentieri questo incarico che mi porta per la prima volta in Veneto - ha proseguito il comandante Mazza - ho già avuto modo di conoscere il prefetto, il presidente del tribunale e il procuratore capo. L’obiettivo è di svolgere quanto più possibile attività di prevenzione nel territorio attraverso una presenza esterna delle nostre pattuglie in tutte e 29 le stazioni del comando. La visibilità della pattuglia è un deterrente per i delinquenti e una rassicurazione per i cittadini”.

“Questa provincia è una realtà tranquilla dal punto di vista della sicurezza, e proprio per questo motivo non dobbiamo abbassare la guardia - ha concluso Mazza - la nostra attenzione sarà soprattutto nei confronti delle fasce deboli della popolazione, dagli anziani ai minori alle donne. Voglio proseguire le attività impostate dal mio predecessore, conoscere al meglio il territorio rapportandomi con i sindaci specie in quei comuni dove siamo gli unici referenti per la sicurezza”.

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