Cerca

LAVORO

Dopo le feste, addio 800 contratti di lavoro in Amazon

Tra i contratti non rinnovati, quello del 58enne che viveva in camper nel parcheggio

Dopo le feste, addio 800 contratti di lavoro in Amazon

E’ polemica sul licenziamento del lavoratore di Amazon che viveva in camper. E’ balzata addirittura agli onori della cronaca nazionale, la notizia del licenziamento del lavoratore che, a causa dell’assenza di alloggi e per la mancanza della possibilità di mantenersi diversamente, era costretto a vivere in camper nel parcheggio del grande centro di distribuzione del colosso delle vendite online.

A darne notizia era stato lo stesso lavoratore, Massimo Straccini, di 58 anni, che aveva raccontato come, dopo essere stato costretto a vivere in camper davanti allo stabilimento ed aver reso pubblica la sua vicenda, non gli sarebbe stato rinnovato il contratto. “Mai criticato l’azienda, ma il precariato”, la sua posizione. Ora, però, il contratto non gli è stato rinnovato.

“Vi prego datemi un lavoro, vorrei solo un po’ di stabilità”, è l’appello disperato raccolto da “La Repubblica”. La storia del magazziniere di Amazon costretto a vivere nel parcheggio dello stabilimento altopolesano perché - con il suo contratto di lavoro - non aveva le garanzie per ottenere un alloggio in affitto, aveva colpito molto l’opinione pubblica, che si era immediatamente schierata dalla sua parte, ma questa volta non tutti gli altri lavoratori levano gli scudi per difenderlo, nemmeno ora che Massimo è di nuovo disoccupato in quanto il suo contratto, dopo essere scaduto, non gli è stato rinnovato.

“Nella mia squadra sono l’unico a cui non l’hanno rinnovato - racconta il lavoratore in questione - temo di essere stato penalizzato perché ho raccontato la mia storia”, dice rassegnato. “Non dico che sia stato una ritorsione - continua l’ex magazziniere - ci tengo solo a specificare che non ho mai criticato l’azienda che mi dava lavoro. Inoltre, non ero certo uno scansafatiche. Adesso vorrei lavorare ma so che non sarà facile a 58 anni. Anzi, ne approfitto per lanciare un appello: vi prego, datemi un lavoro. Vorrei soltanto trovare un po’ di stabilità”.

Sono in molti, però, a non essere d’accordo con quanto dichiarato dall’ex magazziniere ferrarese. “Sono stato assunto anche io più o meno nello stesso periodo e sapevamo tutti che allo scadere del contratto, difficilmente ci sarebbe stato il rinnovo - racconta Andrea, anche lui proveniente dall’altra sponda del Po che, nonostante i 50 anni in arrivo nei prossimi giorni, non riesce a giustificare le lamentele del conterraneo - sapevamo da subito che ci prendevano per il picco di lavoro che ogni anno, Amazon registra durante le festività natalizie. Alla fine di gennaio, dei lavoratori presenti a Castelguglielmo ne rimarranno a casa più di 800. Già in questi giorni c’è poco da fare perché mancano gli ordinativi - continua il lavoratore a cui scade il contratto questa settimana - venerdì pomeriggio, nel parcheggio che conta 900 posti auto, ce ne saranno state al massimo 200. Quest’anno, la particolare condizione ha fatto si che il Black Friday è durato dall’8 novembre all’8 dicembre e poi ci sono stati gli sconti di Natale. La gente ha finito i soldi e, in più, arrivano le bollette da pagare. Il giorno della Befana erano previsti tre turni - conclude - alla fine, visti i pochi ordini da evadere, si è lavorato solamente dalle 10 alle 18.30”.

Una situazione che lascia pensare ad una drastica e programmata riduzione del personale.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400

Commenti all'articolo

  • Maass

    11 Gennaio 2021 - 19:18

    Se ci fosse diversificazione, sovranismo, autarchia, vita reale, e non globalizzazione, online, remoto, virtuale, ecc lavorerebbe Massimo, Andrea, Tizio e Caio sviluppando mestiere, maestranze, Arti e professioni e non diventando succubi di non si sa cosa... Quello che una decina di anni fa ai molti piaceva e ai pochi creava terrore ora è una realtà purtroppo nefasta per tutti!

    Report

    Rispondi

  • Maass

    11 Gennaio 2021 - 19:18

    Se ci fosse diversificazione, sovranismo, autarchia, vita reale, e non globalizzazione, online, remoto, virtuale, ecc lavorerebbe Massimo, Andrea, Tizio e Caio sviluppando mestiere, maestranze, Arti e professioni e non diventando succubi di non si sa cosa... Quello che una decina di anni fa ai molti piaceva e ai pochi creava terrore ora è una realtà purtroppo nefasta per tutti!

    Report

    Rispondi