VOCE
LA BENEMERENZA
11.01.2021 - 22:33
Tutta la città si stringe attorno a Marilena e Silvano Bellato che domani riceveranno la benemerenza “Adria riconoscente”. La cerimonia è alle 18 in videoconferenza collegandosi al sito Youtube del comune. Un riconoscimento che unisce tutta la comunità adriese, in modo particolare il ricco e variegato mondo del volontariato sociale. Ed ecco, allora, la voce delle associazioni, a cominciare dall’Ail, la loro creatura.
“Marilena e Silvano con il loro impegno nel volontariato – afferma Laura Cassetta, presidente Ail - sono stati un esempio per la città di Adria, e non solo, di come si possa tramutare il dolore in amore per gli altri. Anziché chiudersi in sé stessi, lamentarsi della cattiva sorte, piangersi addosso e inaridirsi, hanno aperto il loro cuore a tante e tante persone distribuendo a piene mani amore, amore, amore. Sono diventati così testimoni dell'amore gratuito di cui parla il Vangelo, un amore che dona tutto e non chiede niente in cambio. In un mondo in cui imperano egoismo e interesse personale, abbiamo necessità nella nostra vita di avere testimoni di questa dimensione”.
Se l’Ail è la loro creatura, c’è un’altra associazione formatasi e cresciuta a loro immagine e somiglianza. Se Marilena e Silvano sono i genitori di quella ragazzina Sara strappata alla vita quando la malattia era incurabile, ora diventata in larga parte curabile grazie anche a loro; se sono i genitori di quel ragazzo Fabio chiamato dal Signore, qualche giorno prima di compiere 17 anni, a far compagnia alla sorellina in cielo, sono anche la spinta che ha portato alla nascita di un’altra associazione: Adoces Danilo Ruzza. Sodalizio che prende il nome da quel giovane che per tutta la sua breve vita ha lottato contro la leucemia, fino ad arrendersi a 33 anni. Adesso la moglie Annalisa Cuberli guida l’associazione nel ricordo di Danilo e sull’esempio di Marilena e Silvano.
“Non tutti sanno – ricorda Annalisa - che la donazione di midollo osseo, ora donazione di cellule staminali emopoietiche, è stata resa possibile nella nostra provincia grazie a Marilena e Silvano. Oltre 20 anni fa proposero ad un gruppo di giovani adriesi di occuparsi di questo tipo di donazione. Così nacque la nostra associazione e negli anni molti donatori hanno salvato tante vite. Marilena e Silvano sono santi dei nostri giorni perché hanno saputo trasformare il loro dolore in amore verso gli altri”.
Particolarmente significativa la testimonianza che arriva da via Malfatti, dalla Croce verde, un’autentica perla del volontariato adriese. “Marilena e Silvano – sottolinea Lamberto Cavallari, nella duplice viste di vicepresidente Croce verde e vicepresidente nazionale Anpass - sono un esempio illuminante di come il dolore senza fine nato da due grandi tragedie, possa essere convogliato in bene per una intera comunità. Due grandi Volontari (con la V maiuscola, ndr) per i quali questo riconoscimento è un atto doveroso”.
Sulla stessa linea Patrizia Osti, presidente del Cada. “Il volontariato – dice - è quel mondo di persone che mette a disposizione il proprio tempo e le proprie capacità per gli altri, per la comunità di appartenenza o per l'intera umanità. Marilena e Silvano hanno saputo dare un significato speciale alla loro vita e a quella degli altri. Con fede e tenacia, impegno e capacità, hanno generato quell'energia contagiosa lavorando non solo per le persone, ma con le persone. A loro va tutta la nostra ammirazione assieme al più grande grazie per l'amore e la dedizione con cui si sono sempre donati nel trasmettere quell'immenso valore che rappresentano la vita e l'essere umano”.
Il presidente dei lagunari Alta, Roberto Previato, dipinge quello che chiama il prato dell’amore. “Marilena e Silvano sono due fiori che possiamo, senza timore di smentita, mettere all’occhiello della nostra comunità e possono ben figurare accanto a coloro che li hanno preceduti nell’assegnazione di questa benemerenza. Pensiamo, ad esempio, a Mara Crepaldi, a Gigin Passadore, persone che riuscivano e riescono ancora adesso a comunicare ottimismo, energia positiva e, soprattutto, la speranza che tutti noi con il nostro impegno e la nostra presenza riusciamo ad incidere nella società rendendola migliore e più a misura d’uomo. Queste testimonianze nel volontariato – prosegue - nel cui solco noi lagunari modestamente cerchiamo di collocarci, possono davvero contribuire a guardare al presente con occhi maggiormente sereni senza indulgere al pessimismo. In fin dei conti gli esempi luminosi davanti ai quali ci troviamo anche nella comunità adriese, sono tanti e numerosi e talvolta ci passano davanti agli occhi senza che ce ne accorgiamo perché prevale sempre ciò che è negativo. In realtà – sottolinea Previato - ci sono tante persone che fanno del bene, nelle parrocchie, nella associazioni, nei gruppi assistenziali. Senza di loro, Adria e non solo, sarebbe molto più povera di affetti e di cuore”.
A dir poco toccanti le parole di Maria Adelia Ciciliato, presidente di Mosaico Friends. “Marilena e Silvano sono due persone speciali: per me rappresentano un grande esempio. Nella loro storia – osserva - non si sono mai persi, hanno sempre continuato ad avere fiducia e l’amore è più grande e forte di tutto, l’amore ha plasmato le loro vite, li ha riempiti di impegni concreti che hanno portato tanto bene agli ammalati di leucemia, alle loro famiglie ma anche ai loro amici, parenti, conoscenti, concittadini. Ormai Pasqua e Natale sono anticipati dai loro banchetti e c’è un’adesione capillare a queste iniziative ed è un grande segno perché l’amore vince sempre”.
Un doppio ringraziamento arriva da Luca Callegari, presidente della Fidas polesana. “Marilena e Silvano – ricorda - sono stati nostri donatori di sangue e oggi sono donatori emeriti, mentre dal 1994 al 1997 Silvano è stato presidente dell’allora Pados, oggi Fidas polesana. Grazie alla loro testimonianza di solidarietà concreta verso gli ammalati, tanti nostri donatori sono anche volontari Ail: la loro opera ha creato nella nostra comunità un circolo virtuoso di solidarietà a favore di chi soffre”.
Spontaneità e generosità sono le parole d’ordine degli alpini. “Ci sentiamo in dovere di rivolgere a loro un pensiero per il loro impegno e per quanto hanno fatto – sottolinea il capogruppo Matteo Sacchetto - Fare la cronistoria di cosa hanno costruito, crediamo non sia sufficiente. Vogliamo però dare voce al modo con cui hanno portato avanti questa lungimirante idea. Considerare la determinazione con cui hanno promosso tutte le iniziative per la raccolta fondi, necessari per promuovere la ricerca e la formazione di personale medico, per acquistare attrezzature e per dare supporto morale alle famiglie coinvolte. Pensare solo all’instancabile impegno nel ricercare e creare idee, per coinvolgere la società civile cittadina e provinciale, le associazioni di volontariato e a quanti hanno voluto dare il proprio contributo”.
“Qua – sottolinea Sacchetto - siamo di fronte non solo ad un progetto, ma a una idea a un credo, ossia ‘essere per gli altri’ e lottare per raggiungere la meta. Ed è questo che ti dà la forza e l’energia per superare anche qualche momento difficile. Un lavoro fatto in silenzio, con molta umiltà e grande determinazione”. E aggiunge: “Gli alpini si sono sempre adoperati per aiutare il prossimo, sulla spinta del moto ‘Onorare i morti aiutando i vivi’, anche in questa situazione, Covid-19, con lo slogan “Aiuta gli alpini ad aiutare”. Il nostro gruppo, sicuramente non è mancato nella sua presenza, soprattutto qui a Adria, grazie anche al fatto che davanti a sé, come esempio, ha una realtà come i coniugi Bellato e il loro impegno”.
Il volontariato sociale adriese è raccolto nella consulta comunale adriese. Allora, a conclusione di rassegna di testimonianze arrivate da diverse associazioni, l’ultima parola va a Mattia Spinello, nella duplice veste di presidente del circolo Acli di Carbonara e presidente della consulta. “Marilena e Silvano – afferma - sono un altro esempio di come il volontariato ‘vero’ sia quello fatto con il cuore, senza un tornaconto, ma solamente per aiutare l'altro. Anche di fronte al dolore, da cui sono stati purtroppo toccati nel corso della loro vita, non si sono mai tirati indietro, anzi li ha spinti ad essere ancora più partecipi affinché quanto successo non accadesse ad altri”.
La Voce nuova | Direttore responsabile: Alberto Garbellini
Editrice Editoriale la Voce Soc. Coop. | Piazza Garibaldi, 17 - 45100 Rovigo Telefono 0425 200 282 - Fax 0425 422584 - email: redazione.ro@lavoce-nuova.it
Per la tua pubbicita' su questo sito: commerciale.ro@lavoce-nuova.it
Editrice: Editoriale La Voce Società Cooperativa. “La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo.” Redazione: piazza Garibaldi 17, 45100, Rovigo tel. 0425 200282 e:mail: redazione.ro@lavoce-nuova.it sito: www.lavocedirovigo.it
Pubblicità locale: Editoriale La Voce Soc. Coop. Divisione commerciale Piazza Garibaldi 17 - 45100 Rovigo - Tel. 0425 200282. Pubblicità Nazionale: MANZONI & C. S.p.A. Via Nervesa, 21 - 20139 Milano - Tel. 02 574941 www.manzoniadvertising.com Stampa: Tipre srl Luogo di stampa: via Canton Santo 5 Borsano di Busto Arsizio. POSTE ITALIANE S.P.A. - Sped. in Abb. Post. - D.L. 353/2003
(conv. in L. 27/02/2004, n.46) art. 1, comma 1, DCB (Ro). Testata registrata “La Voce Nuova” Registrazione del Tribunale di Rovigo n. 11/2000 del 09/08/2000.
Testata aderente all’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria www.iap.it. Iscrizione al ROC n. 23289. Associata FILE