VOCE
SCANDALO ALL’ULSS
11.01.2021 - 22:46
Un processo teso, coi nervi a fior di pelle, con l’Ulss costituita contro un proprio medico, accusato di tentata concussione, perché avrebbe prospettato a due giovani colleghe “aiuti” lavorativi in cambio di “coccole”. E con altri due colleghi, uno dei quali con una posizione dirigenziale, per i quali si dovrà valutare la possibile sussistenza della falsa testimonianza, alla luce del dispositivo letto oggi dal Collegio.
Dispositivo che parla di una condanna dell’imputato a 2 anni e 6 mesi di reclusione, con interdizione dai pubblici uffici per due anni. E’ stata però riqualificata l’ipotesi di reato: non più tentata concussione, ma tentata induzione indebita a dare o promettere utilità. Due le parti civili costituite: una era una delle due presunte vittime. A questa dovrà essere corrisposto un risarcimento da quantificare in sede civile, ma con provvisionale da 10mila euro. L’altra parte civile era l’Ulss 5 Polesana, ossia l’azienda sanitaria del Polesine, costituita parte civile contro il proprio dipendente. In questo caso il risarcimento è stato quantificato definitivamente in 2mila euro. In entrambi i casi, l’imputato dovrà anche pagare le spese legali delle due parti civili, 3500 euro per ognuna.
Secondo la ricostruzione accusatoria, basata sulle indagini della squadra mobile, l’imputato avrebbe promesso a due giovani professioniste, in cambio della disponibilità a “coccole” e altri atteggiamenti a sfondo sessuale, a una aiuto per ottenere il lavoro, all’altra la vittoria in un concorso. Il reato era contestato in forma tentata perché nessuna delle due giovani avrebbe accettato la proposta.
In origine era contestata anche una ipotesi di violenza sessuale, un palpeggiamento che il medico avrebbe operato con la scusa di aiutare una delle due giovani a sistemare il camice. Il versante riguardante la violenza sessuale, però, non è stato oggetto del dibattimento di fronte al collegio, ma è stato “scorporato” dal filone principale, su istanza della difesa, e sarà trattato in rito abbreviato a brevissimo.
Da parte della difesa, affidata all’avvocato Fabio Anselmo di Ferrara, la certezza che verrà proposto appello, non appena lette le motivazioni, con la fiducia di vedere le proprie argomentazioni accolte nei successivi gradi di giudizio.
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