"M5s con Mastella? Tradimento. Questa crisi ho paura sarà lunga"

“Non pensateci nemmeno, non sarò tra i Responsabili. Del resto, non ho mai approvato la politica economica del governo Conte-bis. Ma ci rendiamo conto? Con 50 milioni di cartelle esattoriali già partite, l’aumento di luce e gas e la fine del blocco dei licenziamenti prevista per marzo questi litigano per le poltrone. E’ una situazione surreale”. Antonio Zennaro è una furia. La crisi di governo, per il deputato di origine polesana eletto nelle file del Movimento Cinque Stelle ma ormai da un anno nel gruppo Misto dopo aver rotto con i grillini, va “risolta il prima possibile”.

E’ una parola. Servirebbe la bacchetta magica. Zennaro, come se ne esce?

“O con il voto, o con un’alternativa credibile: magari un governo fatto da persone capaci, competenti e che abbiano come obiettivo la ripresa economica, partendo da un piano per le riaperture in sicurezza delle attività, che oggi come oggi sono in ginocchio. Invece, il rischio è che questa crisi vada per le lunghe…”

Dice?

“Ma sì. Pare che Conte venga a Montecitorio per un’informativa addirittura domenica. Tra l’altro, senza nessuna votazione. Questo vuol dire che per una soluzione se ne parlerà la prossima settimana. Il tutto mentre siamo in una situazione economica pazzesca, con decine di migliaia di famiglie in difficoltà. Per non parlare di chi soffre e muore per questo virus. La politica dimostra sempre di più di essere distante anni luce dai problemi dei cittadini. E se già il governo pienamente in carica non faceva niente, figuriamoci che succederà in queste condizioni”.

Ma lei sarebbe disponibile a votare la fiducia a un nuovo governo?

“Ad un terzo governo Conte sicuramente no. Se non si forma un governo competente e orientato alla ripresa è meglio andare a votare, anche subito”.

Ma nei palazzi romani che aria tira? Secondo i rumors, Conte e la maggioranza stanno facendo pressione per trovare Responsabili disposti a votare la fiducia, sostenendo il governo e garantendo i numeri anche senza Italia Viva…

“E’ quello che si dice anche qui, ma i movimenti al momento sono tutti al Senato, dove i numeri sono davvero in bilico. Certo che se a capitanare questi movimenti è la moglie di Mastella… ho detto tutto”.

Conferma che lei non sarà, in ogni caso, tra questi Responsabili.

“Non sono disponibile a farne parte. Insomma, lo ripeto: finire alla mercé di Mastella è proprio il contrario di quello per cui ho chiesto il voto tre anni fa”.

Già, lei è stato eletto con il Movimento Cinque Stelle con cui, successivamente, si è separato. Come vede la posizione del M5s in questo frangente?

“Nel 2018 c’era tanta voglia di cambiamento, ma quella spinta è stata completamente tradita dal Movimento, appoggiando tutta una serie di provvedimenti sbagliati. Se ora entrano in un governo tenuto in piedi da Mastella finiscono per negare loro stessi”.