I mostri del Polesine
CORONAVIRUS IN ITALIA
29.01.2021 - 18:37
Quando potremo toglierci la mascherina, presidio irrinunciabile contro il Covid? “Probabilmente tra un paio d’anni”. Questa la previsione è di Andrea Crisanti, direttore del laboratorio di microbiologia e virologia dell’azienda ospedaliera di Padova e docente di Microbiologia, ospite di “Piazzapulita” su La7, l’altra sera. “Perché non sappiamo - ha spiegato l’esperto - se chi è vaccinato è in grado di trasmettere il virus”. “Se vogliamo essere un po’ più ottimisti - ha continuato - potremmo smettere di usarla tra un anno e mezzo”.
Crisanti ha poi spiegato che, a suo avviso, “i contagi non calano perché non ci sono misure sufficienti per farli calare, nel senso che abbiamo raggiunto un equilibrio tra la capacità del virus di trasmettersi e quella nostra di bloccarlo e quindi rimaniamo su questi livelli. E’ come se si riempisse una vasca con un rubinetto e l’acqua uscisse dall’altra parte alla stessa velocità. Siamo in equilibrio”.
“Quello che si sarebbe dovuto fare - ha detto ancora l’esperto - è che le misure che si possono attuare per risolvere questa situazione purtroppo non si realizzano nel giro di uno o due giorni o una settimana, si sarebbe dovuto costruire un efficiente sistema di tracciamento e sorveglianza per impedire che una volta che i numeri si sono abbassati il contagio riprenda. Ora la situazione è complicata dall’uso dei test rapidi che a mio avviso sono veramente uno strumento di confusione di massa - ha aggiunto Crisanti - e lo dimostra il fatto che la percentuale di test rapidi positivi è molto più bassa di quelli molecolari quindi significa che questi test antigenici qualche problema ce l’hanno. Il problema del controllo della trasmissione sul territorio non si risolve con i test rapidi. E’ chiaro si sarebbe dovuto costruire un sistema che non è stato fatto e a questo punto nessuno ha la bacchetta magica”.
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