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RIPRESA

Rientro in classe senza troppa ressa. Fuori dai bus gli assistenti contro gli assembramenti

Inevitabili gruppetti fuori dagli ingressi. Nessun problema invece all’interno degli istituti

Dopo diversi mesi di didattica a distanza, gli studenti degli istituti superiori polesani sono tornati in classe questa mattina. Il rientro, avvenuto con orari e ingressi scaglionati per scongiurare eventuali assembramenti, non ha presentato particolari problematiche nella maggior parte degli istituti, anche se, negli orari di ingresso e in uscita, la tanta voglia di rivedersi degli studenti ha dato vita ad inevitabili gruppetti fuori dagli ingressi.

Nessun problema invece all’interno, dove i protocolli erano già da tempo assodati. Buono anche il lavoro dei famosi steward, presenti in piazzale Cervi, che hanno contribuito a far rispettare le distanze. Corriere sufficienti nelle corse del ritorno, ma, a detta di molti, insufficienti quelle dell’andata. “Alla mattina eravamo un po’ stretti in corriera, come prima della pandemia - ha affermato uno studente che si reca a Rovigo per studiare da Badia - mentre al ritorno devo dire che la situazione è stata gestita meglio. Peccato che gli steward ci siano solo in stazione e non sulla corriera, sarebbero stati utili”.

In tutte le scuole rodigine il 50% degli studenti ha svolto le lezioni in presenza, mentre il rimanente in didattica a distanza. Cambiano però le modalità specifiche di ogni istituto: al Celio-Roccati, per esempio, gli studenti si alternano una settimana sì e una no a turni in base alle classi; mentre, al Paleocapa, le turnazioni avvengono a rotazione di giorno in giorno e divisi per triennio e biennio. Anche al De Amicis, giorni alternati e suddivisioni per classi. All’Itis Viola-Marchesini invece si è deciso di dare precedenza assoluta alle quinte che frequentano al 100% in presenza, sei giorni alla settimana con orario pieno. Prime, seconde, terze e quarte invece vanno in presenza a settimane alterne.

Le opinioni tra gli studenti sono le più disparate, anche se tutti cercano di rispettare le regole, più di qualcuno è preoccupato e avrebbe preferito rimanere a casa con la didattica a distanza. Un’ulteriore novità è la sospensione dell’attività motoria pratica in presenza in alcuni istituti, come ad esempio al Celio-Roccati.

“Il servizio si è svolto regolarmente e non sono emerse criticità - si legge in una nota relativa al trasporto pubblico locale regionale, in particolare per le province di Padova e Rovigo, con riferimento all’azienda Busitalia Veneto Spa - Il riempimento dei mezzi si è mantenuto nei limiti stabiliti. L’azienda ha operato con i mezzi della propria flotta e con numero 100 autobus aggiuntivi per complessivi numero 5.400 posti supplementari (in aggiunta ai 127mila già disponibili sui mezzi aziendali). Le corse supplementari offerte al pubblico sono state 188 a Padova e 16 a Rovigo. Complessivamente l'offerta è stata tarata considerando una didattica in presenza al 50%. Si è rilevata qualche piccola criticità in termini di congestione nell'ingresso a Padova; si è osservata, in qualche caso, poca disciplina da parte degli studenti nella fase di salita sui mezzi”.

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