SICUREZZA
08/02/2021 - 18:41
Tornano a lamentare schiamazzi e inciviltà, i residenti della Rotonda, e tornano a bussare alle porte di Palazzo Nodari. Con una “minaccia” in più, che per l’amministrazione Gaffeo sarebbe una sconfitta, ovvero la possibilità che alcuni residenti della zona lascino il quartiere per zone più tranquille. L’argomento è stato affrontato più volte al tavolo del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, in prefettura, e più volte è stato ribadito che non ci sono problemi di criminalità nella piazza, nemmeno di micro-criminalità. Ciononostante, le forze dell’ordine garantiscono il controllo dell’area.
Da un punto di vista amministrativo e di decoro della città, il problema rimane. E Patrizio Bernardinello prende posizione: “Circa la situazione evidenziata per Piazza XX Settembre, la nostra attenzione continua ad essere elevata - assicura l’assessore alla Sicurezza - Incontreremo i residenti per tracciare una linea d'azione che li coinvolga e ci porti a parlare anche con i ragazzi presenti”.
L’assessore precisa: “Le circostanze evidenziate sono reali ma, spesso, non sono sanzionabili con i controlli, ordinari e su segnalazione, delle forze dell'ordine, che nella zona vengono effettuati con regolarità. C'è un problema di rispetto ed educazione che merita considerazione. Dobbiamo condividere modalità nuove di intervento con chi vive in questo luogo perché la videosorveglianza ed i controlli di polizia non hanno impedito, ormai da diversi anni, il ripetersi delle segnalazioni”.
Oramai, infatti, le telecamere in Rotonda sono funzionanti (è salita agli onori delle cronache la sanzione data a una ragazza che espletava i propri bisogni all’interno del sagrato del tempio della Rotonda). Eppure la zona è ancora il punto di incontro di gruppi di giovani non sempre rispettosi delle regole di convivenza e di civiltà.
La proposta di Bernardinello, dunque, è quella di rendere più vivace la zona, più esposta al pubblico, e partecipata anche da parte dei residenti, in modo che i “teppisti”, che minacciano e sputano anche chi li riprende, vengano emarginati.
E’ oramai lontano nel tempo, ma ancora vivo nel cuore di molti giovani di Rovigo, l’esperienza dei “ragazzi del muretto”, che erano stati presi sotto l’ala protettiva di don Gianni Vettorello, poi spostato ad altre mansioni.
LE ALTRE NOTIZIE:
Notizie più lette
LASCIA IL TUO COMMENTO:
Condividi le tue opinioni su
Max61
09 Febbraio 2021 - 08:08
Probabilmente è per merito di don Giovanni Vettorello che a suo tempo coccolava, difendeva e incentivava che i primi teppisti si radunassero sotto i portici del tempio che siamo in queste condizioni.
Rispondi