LOCALI
11/02/2021 - 18:43
Grazie a una norma contenuta nella legge di conversione del decreto Ristori, in tutta Italia e anche a Rovigo, i pubblici esercenti sono esonerati dal pagamento della tassa per l’occupazione di suolo pubblico. A Rovigo l’opportunità, che già da maggio è stata data ai locali del Comune, ha avuto un grande riscontro da parte dei pubblici esercenti. Ma dopo il 31 marzo, data ultima stabilita dal decreto ristori e dalla legge di conversione per l’esenzione dalla tassa, cosa succederà a Rovigo?
“Lo valuteremo - risponde il sindaco Edoardo Gaffeo - intanto attendiamo cosa succederà a livello nazionale. E comunque sul tema non è così semplice per un ente rinunciare a un introito per occupazione di suolo pubblico. E’ pur sempre suolo pubblico”.
Sarà dunque il nuovo governo Draghi a prendere in mano la situazione, ammesso e concesso che - come appare - prenda forma in questi giorni. In pratica i plateatici di Rovigo, su cui tanto fanno affidamento i commercianti e anche i cittadini, dipende da Supermario.
“E’ ancora presto per definire le azioni che sceglierà l’amministrazione comunale - ribadisce l’assessore al Commercio Patrizio Bernardinello - la normativa nelle prossime settimane, con la situazione nazionale che prenderà forma, ci darà meglio la possibilità di studiare quello che potremo fare”.
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