CORONAVIRUS, UN ANNO DOPO
20/02/2021 - 20:39
La prima vittima polesana del Covid è stata una 92enne di Bergantino. Dopo di lei oltre 400 lutti hanno segnato l’anno polesano della pandemia. Fino al bollettino diffuso dall’Ulss 5 ieri pomeriggio i decessi per Covid in provincia di Rovigo sono stati 412, mentre i contagi sono arrivati a 10.403. Numeri che raccontano altrettante storie di sofferenze e paura di angoscia e trepidazione. Una storia iniziata un anno fa e che ha visto il primo contagio in Polesine manifestarsi ad Adria, il 27 febbraio del 2020 quando a risultare positivo è stato un 50enne di Adria che qualche giorno prima aveva cenato con un imprenditore di Vo’ il paese dei Colli Euganei sede del primo focolaio veneto del Covid. Il primo decesso in Polesine, invece, è datato 17 marzo, quando a spegnersi è stata Bruna Trentini, 92 anni, di Bergantino. Poi, se ne era andato Gianfranco Bovo, 90 anni, di Occhiobello; quindi Loris Evangelisti, 76 anni, di Bergantino. A seguire tante altre vite spezzate per sempre.
La prima ondata di virus in Polesine è stata molto meno pesante che in altri territori. Prendendo a riferimento il 18 maggio, fine del primo lockdown nazionale, in Polesine i contagi registrati fino a quella data sono stati 447. Dalla seconda ondata, invece, scattata lo scorso settembre, le positività registrate in provincia di Rovigo sono 10.403 quasi 10mila in più rispetto alla prima. Discorso analogo anche per le vittime, 412 in totale, ma quasi tutte in questa seconda ondata. Fino allo scorso giugno i lutti sono stati 36. Anche in questo caso la pericolosità e gli effetti fra prima e seconda ondata sono evidenti.
LE ALTRE NOTIZIE:
Notizie più lette
LASCIA IL TUO COMMENTO:
Condividi le tue opinioni su