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ROSOLINA

Lino si vaccina a 90 anni, a 35 dal trapianto che gli ha dato una nuova vita

Una splendida storia di tenacia e di solidarietà

Lino si vaccina a 90 anni, a 35 dal trapianto che gli ha dato una nuova vita

È stato da poco vaccinato con la prima dose per il Covid, ma Lino Frasson oltre a questo festeggia un traguardo davvero importante: 35 anni dal trapianto, primo in Italia, di fegato e reni. Il 5 marzo 1986 è una data che Lino e tutta la città di Rosolina non dimenticheranno.

Lino, rosolinese doc, e la sua famiglia festeggiano, dopo 35 anni, la rinascita grazie al doppio trapianto avvenuto proprio nel 1986. Oggi all’età di 90 anni a luglio, é stato il primo in Italia, il terzo in Europa e il quarto nel mondo a subire un doppio trapianto di fegato e reni.

Ben 35 anni fa l’equipe del professor Raimund Margreiter gli salvó la vita. Lino racconta: “Dopo sette anni di dialisi nelle cliniche di Padova e di Chioggia, assistito nelle cure dal dottor Franco Romagnoli e da Domenico Di Landro e dopo aver contratto l'epatite C durante una trasfusione, mi diagnosticarono la cirrosi epatica”.

“La situazione - continua - era davvero tragica, i miei figli e mia moglie erano in pensiero per le mie condizioni di salute. Dopo essere stato ad Innsbruck per valutare il mio stato di salute, il 5 marzo 1986 arrivó l’attesa chiamata mentre ero sotto dialisi a Chioggia. All'una e mezza sono arrivati mia moglie, mio fratello e mia cognata per andare a prendere il dottor Romagnoli e di Landro e partire con un aereo del Governo verso Innsbruck”.

L'operazione durò 13 ore e rimase in ospedale 49 giorni, niente rigetto e tutto andò per il meglio. Porta gli organi di un ragazzo olandese di 24 anni. Da sempre segue una dieta, non beve alcool, non fuma ma soprattutto ha sempre avuto un carattere positivo, pieno di entusiasmo e una grande e bella famiglia presente, ed é sempre stato supportato oltre dal prezioso e amatissimo fratello Giuseppe da sua moglie e ormai sorella acquisita Lucia, dai figli ,dal genero Giovanni e dalla nuora Elisabetta e dai nipoti.

Un esempio, quello di Lino Frasson, di come la medicina ma anche i valori della famiglia e dell'ottimismo possano salvare una vita. Il dottore che operò Frasson nel 2002 é diventato cittadino onorario di Rosolina.

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