Fisco, sono 256 i polesani in guerra
sindacati
31/03/2021 - 18:49
Anche i sindacati intervengono sui licenziamenti e i rapporti di lavoro in Amazon. Cgil, Cisl e Uil scendono in campo dopo lo sfogo di alcuni ex dipendenti del colosso dell’e-commerce di Castelguglielmo, che non si sono visti rinnovare il contratto senza reali motivazioni, dopo tre mesi di contratto Mog a 16 ore settimanali, durante i quali sono arrivati a fare anche trenta turni notturni consecutivi.
“Purtroppo la cosa non ci sorprende, perché è da un po’ che lo diciamo - afferma Pieralberto Colombo, segretario generale della Cgil Rovigo - Che ci sia la necessità di una grossa parte di stagionalità, lo comprendiamo ma non riusciamo ancora ad oggi a comprendere perché non vi sia la disponibilità al dialogo da parte dell’azienda”.
Dello stesso avviso anche Francesca Pizzo della Cisl, che da tempo segue le vicende legate alle problematiche e ai contratti del colosso di Seattle. “Anche se la partecipazione non è stata massiccia, gli scioperi che abbiamo organizzato la scorsa settimana hanno ottenuto un buon risultato - spiega Pizzo - in quanto qualche giorno prima Amazon ha interrotto alcuni contratti che sarebbero scaduti a giugno per procedere ad assunzioni a tempo indeterminato. Purtroppo però le problematiche rimangono”.
Anche il segretario della Uil di Rovigo, Fabio Osti, è intervenuto sulla questione. “Sarebbe il caso che i responsabili di questa realtà accettassero degli incontri durante i quali poter discutere di quello che sta accadendo, però per ragionare bisogna essere e in due e al momento il dialogo lo hanno sempre rifiutato”.
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