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18.04.2021 - 18:45
Tensione altissima alla Socotherm: oggi pomeriggio dalle 17,30 alle 18,30 si svolgerà un presidio dei lavoratori sostenuti dai sindacati Filctem Cgil e Femca Cisl davanti allo stabilimento in viale Risorgimento. Viene organizzata anche una conferenza stampa per fare il punto della situazione. Intanto arriva una nota della Cisl per segnalare l’accordo a favore di due lavoratori “somministrati”.
“Una grande soddisfazione per la Felsa Cisl Padova Rovigo e per i due lavoratori interessati, ma soprattutto un passo avanti nella tutela dei somministrati, sempre più numerosi e sempre più difficili da difendere”: è la reazione di Alessandra Munaro segretaria della Felsa Cisl Padova Rovigo, all’esito della causa di lavoro promossa da due lavoratori somministrati in Socotherm di Adria, Alex Reboli e Nicola Garbin, assistiti dall’avvocato Maria Enrica De Salvo e dalla Felsa Cisl. “L’accordo raggiunto a favore di questi lavoratori – aggiunge Munaro – è veramente all’avanguardia per questo settore e ci ripaga di tanto impegno. La tutela dei somministrati è infatti estremamente difficile perché le aziende non riconoscono a questa categoria, a cui fanno un ricorso sempre più massiccio, gli stessi diritti degli altri lavoratori”.
La causa è stata basata sull’utilizzo da parte di Socotherm dei contratti in somministrazione oltre i limiti previsti dalla legge. “Per anni questi due lavoratori sono stati utilizzati da Socotherm con contratti di somministrazione a tempo determinato – spiega l’avvocato De Salvo – trasformati in contratti di somministrazione a tempo indeterminato dal 1^ gennaio 2019, sempre attraverso la medesima agenzia per il lavoro, Randstad e dal 31 gennaio 2020 sono stati lasciati a casa. Abbiamo quindi impugnato il provvedimento e chiesto il ripristino del rapporto di lavoro direttamente alle dipendenze di Socotherm. Abbiamo fatto notare che era stata violata la normativa in materia di somministrazione per il superamento dei limiti consentiti. La Socotherm sosteneva di non aver superato le percentuali di contingentamento previste dalla legge e il giudice ha disposto una consulenza tecnica per verificare. A questo punto – conclude De Salvo – l’azienda ha fatto una proposta conciliativa e si è arrivati ad un accordo. La somma è stata pagata in parte da Socotherm e in parte dall’agenzia per il lavoro”.
L’accordo è stato recepito dal giudice il 13 aprile. Soddisfazione è stata espressa anche dai due lavoratori. “E’ stata una vicenda complessa – racconta Alex Reboli – ma alla fine, grazie anche ad un avvocato combattivo e paziente, siamo riusciti a dimostrare che per anni si è abusato dello staff leasing. Tra il 2019 e il 2020 la forza lavoro somministrata in Socotherm superava di oltre il 75% quella dei dipendenti diretti. Ho lavorato alla Socotherm dal giugno 2013 al febbraio 2020, facendo lo stesso tipo di lavoro dei dipendenti a tempo indeterminato. In azienda le competenze dei somministrati non sono mai state valorizzate. Mi preme sottolineare che questa battaglia, al di là della richiesta di stabilizzazione, è stata intrapresa per sensibilizzare al rispetto delle regole a tutela del lavoratore somministrato, per anni non rispettate e per preservare la dignità del lavoro”. Sulla stessa lunghezza d’onda l’ex collega Nicola Garbin. “E’ andata bene oltre alle aspettative, soprattutto per dare un segnale ai lavoratori che si trovano nelle nostre stesse condizioni perché non temano di far valere i loro diritti e alle agenzie di somministrazione perché si assumano le proprie responsabilità”.
Aggiunge Francesca Pizzo, segretaria territoriale Cisl Padova Rovigo: “Il ricorso alla somministrazione è in forte crescita anche a causa della pandemia e del cambiamento del mercato del lavoro. Gli atipici rappresentano il futuro dell’occupazione. La Cisl di Padova Rovigo, in linea col pensiero della Cisl nazionale, sta ripensando la loro forma di tutela e di rappresentanza: questo sarà il nostro impegno futuro”.
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