Mancano i medici, è emergenza

Dopo il pensionamento del dottor Fioravanti e l’improvvisa scomparsa del compianto dottor Boscolo, la dottoressa Giordani è subentrata nella medicina di gruppo di Porto Tolle.

“Improvvisamente - annuncia però la comunicazione del Comune di Porto Tolle - ha però interrotto la sua attività presso il centro San Nicolò e gli ambulatori di Tolle e Polesine Camerini, lasciando 1500 pazienti senza medico di medicina generale. Questo fa sì che i circa 9400 abitanti di Porto Tolle, in tempo di pandemia, possano contare solo su quattro medici di base”.

Una situazione, insomma, di vera emergenza, assolutamente non facile da gestire.

“Considerando - prosegue l’analisi del Comune di Porto Tolle - che il massimale per ciascuno di loro corrisponde a 1500 pazienti e che i due pediatri che sopperiscono alla già nota mancanza di un pediatra di ruolo nel Comune, coprono esclusivamente due giorni a settimana la fascia di popolazione dagli 0 ai 13 anni, il calcolo della gravità della situazione è presto fatto”.

“Il quadro - assicura l’amministrazione comunale di Porto Tolle - è stato denunciato alla dirigenza dell’Ulss 5 dall’Amministrazione comunale, non appena scoperto che, senza alcun preavviso, la dottoressa Giordani aveva affisso alle porte degli ambulatori periferici in carico a lei un messaggio che riferiva la sua assenza ‘per motivi di salute, per alcune settimane’, scaricando i bisogni dell’utenza ai 3 medici della Medicina di Gruppo (il cui carico di pazienti era già salito a 2000), ai quali ha preannunciato le sue dimissioni, interrompendo di fatto la sua attività dal 14 aprile scorso”.