Più controlli in piazze e spiagge

Rovigo non si è fatta trovare impreparata all’appuntamento con la riapertura delle scuole e di bar e ristoranti. Il tavolo prefettizio ha lavorato per tempo al piano dei trasporti redigendo apposite linee guida per il trasporto pubblico locale. “A Rovigo è stato deciso il ritorno in presenza del 75% degli studenti, con le prime e le quinte della scuola superiore al 100% - ha spiegato il prefetto Maddalena De Luca - per un motivo comprensibile di esigenza formativa. Il resto a rotazione, con il 50% in Didattica a distanza e il 50% in presenza”.

Altro tema che rimette in gioco la macchina dei controlli, è certamente la riapertura dei bar e dei ristoranti. “Possono finalmente riaprire, anche se solo all’aperto - continua il prefetto - fino alle 22. Però alle 22 bisognerà essere tutti a casa. E quindi sarà opportuno alzarsi da tavola per tempo”, precisa molto pragmaticamente il rappresentante del governo in provincia, vista la polemica sul coprifuoco e la fuga in avanti del ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Maria Stella Gelmini, che è stata subito smentita. Questione di minuti... ma importanti per evitare i controlli e le multe.

Il prefetto De Luca non commenta la scelta del legislatore e del governo, e si limita a dire: “A oggi le regole sono queste e dobbiamo rispettarle e farle rispettare. E’ anche un modo per metterci alla prova, per vedere se riusciamo a convivere con il virus visto che sulla nostra pelle abbiamo provato cosa è capace di fare. Bisogna imparare a essere responsabili. Solo in questo modo potremo riaprire davvero. Viceversa, se gli atteggiamenti non saranno responsabili e la curva dei contagi riprenderà a salire, sarebbe devastante e dovremmo tornare a chiudere, cosa che nessuno vuole, anche per gli effetti delle chiusure nell’ultimo periodo”.