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LA STORIA

Il capriolo torna libero, nell’oasi

Era finito in centro a Lendinara, col rischio di essere investito. Ma tutto è finito bene.

Il capriolo torna libero, nell’oasi

Liberato il capriolo catturato in centro a Lendinara nella giornata di martedì. Ha potuto riassaporare immediatamente il sapore della libertà, il capriolo catturato nella giornata di martedì poco distante dal centro della cittadina polesana.

Una cattura eseguita con tutte le accortezze e i crismi del caso, grazie alla professionalità del dottor Luciano Tarricone del Centro Di Recupero Animali Selvatici di Polesella. “Grazie anche Polizia Provinciale e ai Carabinieri Forestali, dopo aver verificato le buone condizioni dell’animale catturato e sedato, un esemplare di 3 o 4 anni con un palco corneo ben formato, gli è stato somministrato l’antidoto per il risveglio ed è strato liberato in una zona adeguata lungo l’asta del Po tra nel Mediopolesine”, ci racconta lo stesso Tarricone che poi ci fornisce anche qualche particolare in più.

“In questa oasi - prosegue il racconto - potrà sicuramente vivere tranquillo senza rischiare di recare danni alla viabilità”. Ormai da diversi anni, i caprioli, normalmente presenti sulle Alpi, notoriamente in sovrannumero, si stanno spostando lungo le aste dei fiumi Po e Adige, iniziando a colonizzare la nostra pianura. “Complici anche i diversi lockdown, questi esemplari stanno aumentando e, approfittando della scarsa presenza dell’uomo, si spostano sempre più spesso sulle strade e raggiungono i centri abitati – continua il dottore – Occorre assolutamente sensibilizzare la popolazione su questo nuovo fenomeno, affinché si faccia maggiore attenzione soprattutto per quanto riguarda la viabilità”.

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