VOCE
ARIANO NEL POLESINE
18.05.2021 - 17:31
Manifestazione dei dipendenti dell’azienda Tfm di Ariano nel Polesine organizzata dai sindacati. Ha partecipato anche il sindaco Luisa Beltrame, che è anche entrata in azienda per chiedere un incontro con i vertici. “Questa azienda è qui da tanti anni e non vogliamo che il nostro Delta diventi solo un luogo di passaggio, cioè che le aziende si insedino qui, formino le professionalità e poi si spostino in luoghi ritenuti più redditizi. Credo che quello che oggi i dipendenti vogliano, sia proprio chiarezza su questo".
Daniele Piva, Rsu di Fim Cisl, ha detto che l’incontro è stato fatto per dimostrare all’azienda che vogliono aprire un dialogo trasparente. “Un dialogo che ci permetta di andare avanti e di mantenere i posti di lavoro ad Ariano - ha affermato - Non vogliamo che il lavoro sia delocalizzato per portarlo alla sede di Padova, dove hanno già iniziato ad implementare, ad assumere gente”. “Oggi siamo qui - dice Roberto Schettino, Rsu di Fiom Cgil - perché da un anno, da quando è iniziata la pandemia, la situazione in azienda si è aggravata. Molte macchine aziendali sono state portate negli altri siti produttivi di Rischigliano e di Rissaro”.
“Questa azienda - dice Riccardo Bego, segretario provinciale di Fiom Cgil Rovigo - già nel 2012 – 2013, attraverso l’intervento del sindacato e attraverso anche un contratto di solidarietà, è riuscita a superare una crisi importante. Queste che ci sono qui davanti sono persone che lavorano nel territorio, hanno famiglia in Polesine, in provincia di Rovigo, nel Comune di Ariano e in altri comuni vicini. E siccome sono professionalmente preparati, chiediamo che ci sia un canale aperto per utilizzare qualsiasi strumento che permetta alle persone di lavorare qui. Non ci deve essere il discorso che il sito del comune di Ariano rende di meno e allora l’azienda sposta tutto da un’altra parte”.
Enrico Rezzi di Fin Cisl legge allo stesso modo la situazione. “Tfm è un’azienda con vari stabilimenti – spiega - Oggi siamo qui perché a quanto pare sta facendo dei tagli sullo stabilimento di Ariano. E’ da un anno che discutiamo su questa cosa, ma l’azienda non ci ha mai dato alcun tipo di divisione per il futuro. Vediamo solo che stanno portando via macchinari in continuazione e i lavoratori vengono posti in cassa integrazione”.
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