Tpo, la polemica è senza fine. De Laurentis: "Al sindaco interessavamo solo per i voti"

“Alla professoressa Coizzi andavano bene i nostri pochi allievi quando venne con la sua compagine in auditorium da noi a cercare voti! E' lecito. Ma quelle poche persone lo ricordano e ricordano bene anche le parole dette dal sindaco in quell’occasione e quando la invitammo alla Mostra del cinema di Venezia. Per la trasparenza tanto declamata dalla professoressa Coizzi le cose sono andate così”.

C’è rabbia e delusione, nelle parole di Ferdinando De Laurentis, non solo per la paventata chiusura del Tpo, “scuola” per attori e registi, ma anche per le parole del sindaco di Occhiobello Sondra Coizzi.

“Dopo aver parlato personalmente con Silvia Fuso per trovare una soluzione da proporre al Comune per superare i rispettivi problemi mi recai all’incontro in sala consiliare - prosegue De Laurentis - conscio delle difficoltà ma propositivo, dove il sindaco richiese la presenza del dottor Gnudi, responsabile dell’ufficio cultura. Ad un tratto il dottor Gnudi ha fatto presente che non c’entrava nulla la sua presenza a livello amministrativo, visto che dopo pochi secondi la dottoressa Bordin aveva già dichiarato la chiusura del rapporto del Comune col Tpo e che si trovava quindi, giustamente, in imbarazzo”.

“Il sindaco - attacca ancora il regista - farebbe meglio quindi a dire che ha cambiato idea rispetto alle parole espresse in periodo di elezioni e alla Mostra del cinema, per tutti i motivi che ritiene opportuno, e che non crede più nell’operato del Tpo. Questi sono i fatti. Vedere un politico che attacca un’associazione sui giornali in questi termini, dal mio punto di vista, non è sintomo positivo. Io non l’accuso e non l’attacco: racconto i fatti e la verità senza confronti”.