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La Voce dei bar-Chioggia

Caffè Marconi, porta d'ingresso alla città

Leonora da 13 anni dietro al banco del locale: ““Un lavoro bello e gratificante ma gli ultimi mesi sono stati davvero terribili”.

 Continua il nostro viaggio alla scoperta dei bar di Chioggia e di Sottomarina. Oggi, andremo a conoscere il Caffè Marconi, situato in campo Guglielmo Marconi, vicino al Duomo di Chioggia e a Porta Garibaldi, entrata storica della città.

La titolare, Leonora, racconta la storia del suo bar, che è lunga moltissimi anni, e come ha vissuto la pandemia: “Ho in gestione questo bar da 13 anni. Ma questa attività è nata moltissimi anni fa e in precedenza era una trattoria importante, ancora prima degli anni ’60-70. Inizialmente il lavoro è stato molto bello e gratificante, invece circa tre anni fa il lavoro ha iniziato a scendere un po’. Però non possiamo lamentarci”, spiega.

Poi, Leonora aggiunge: “Chioggia è anche una città turistica, quindi come luogo è molto frequentato perché ci sono molte persone che vengono a visitare la città, anche stranieri. Come dicevo, da tre anni a questa parte, non si fa più molto”.

A questo punto, vista la difficoltà già avuta pochi anni fa, il discorso si sposta sulla gestione dell’emergenza da Covid: “L’esperienza della pandemia è stata terribile - dice Leonora - anche perché un anno e mezzo è tanto tempo e non so sinceramente quando si potrà tornare ad una vita totalmente normale”.

Anche in questo caso, si tirano le somme sull’attività di asporto: “In verità, l’asporto è andato bene. Perché forse la gente si è sentita ‘costretta’: o così o niente” spiega Leonora. Effettivamente, al tempo l’asporto era l’unico modo possibile per prendere qualcosa da mangiare o da bere al bar, eppure non ha dato gli stessi risultati a tutti. “Non posso dire di aver guadagnato tanto, ma almeno ho tenuto aperto e per me, va bene così”, conclude Leonora.

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