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OCCHIOBELLO

Il regista: “Dal Comune proposte irricevibili”

Chiusura della scuola di teatro, De Laurentis: “Non ce la siamo sentita di aumentare le rette”

Il regista: “Dal Comune proposte irricevibili”

Il regista Ferdinando De Laurentis

Chiusura della scuola di teatro, De Laurentis: “Non ce la siamo sentita di aumentare le rette”

“Rappresento un gruppo di circa 30 persone che si sente colpito ingiustamente dalla sindaca di Occhiobello che irride il nostro lavoro usando ironia non richiesta nei comunicati e non chiarisce ciò che è accaduto veramente”.

Sono forti, i toni che Ferdinando De Laurentis, “anima” del Tpo, utilizza, dopo la notizia della paventata chiusura della scuola di teatro.

“La sensazione del mio gruppo - prosegue - è come quella che prova un innocente ad essere accusato ingiustamente. Quindi la verità va raccontata. La proposta Coizzi-Bordin è stata: il Comune ci mette i locali, il Tpo gestisce la scuola comunale e si tiene le rette degli allievi con contributo pari a zero euro. Una scuola di teatro seria non può avere più di 15 allievi, quindi per raggiungere 24.000 euro le rette dovrebbero essere di 1.600 euro annue per allievo, circa 180 euro al mese (il corso dura 9 mesi). Già ora per molti sono elevati i circa 400 euro annui di retta e, in molti casi, abbiamo creato noi delle borse di studio perché, per noi, il talento non dovrebbe essere subordinato all’esborso di denaro. Ho ringraziato per i locali, ma a quel punto la scuola assumerebbe una configurazione privata e non più comunale, come è stata per 25 anni. Per questo abbiamo rifiutato l’offerta e siamo andati avanti”.

“Quindi non mi pare il caso di ironizzare come ha fatto la sindaca di Occhiobello su 25 anni di successi. I miei pensieri e quelli del mio gruppo, non sono affar suo, quindi non ritengo corrette le sue parole. Parole che hanno lasciato intendere che ci sia stato qualcosa di poco chiaro tra me e le amministrazioni precedenti e che ora arriva lei a far pulizia. Le cose non stanno così. Dica pubblicamente cosa c’era di non regolare nella convenzione stipulata tra il Comune di Occhiobello e l’associazione Tpo, firmata dal nostro presidente e da Silvia Fuso, persona che con noi è sempre stata correttissima, e da come la conosco personalmente lo è con tutti. Sono convinto che non la pensi come la sindaca su quest’argomento, visto anche il suo commento a mezzo stampa. Forse la sindaca non ha capito che a noi non interessa più lavorare con questa amministrazione e che non vogliamo polemizzare, come fa lei da politica d’altri tempi, ma raccontare la verità, una verità che sicuramente a lei non fa comodo visto che continua a depistare le cose per apparire impeccabile. In tv direbbero: è davvero impeccabile o cela un’insicurezza di fondo? Io confesso che l’ho vista parecchio insicura, ma è una mia legittima opinione. Per quanto riguarda il mio gruppo, la notizia è che non si ferma, da un lato andrà avanti compatto, più forte di prima, e continueremo a lavorare per il territorio, per il Polesine e per il Veneto, per fine anno presenteremo il nostro ultimo lungometraggio, prodotto da LP Network, ‘La vita che verrà’ dove compare pure la sindaca Coizzi, e proseguiremo la nostra attività lavorando sempre al meglio. Ringrazio davvero tutti coloro che ci sono vicini in quest’occasione e all’aiuto che ci stanno dando, ripagheremo con la qualità del nostro lavoro. Il web si è rivelato un boomerang per la professoressa Coizzi, ma questi non sono affari nostri. Per ora diciamo semplicemente arrivederci, Occhiobello”.

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