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ROSOLINA MARE

Falò in spiaggia, ora arrivano le maxi multe

Controlli e sanzioni da parte delle forze dell'ordine nelle oasi di Porto Caleri e porto Fossone

Falò in spiaggia, ora arrivano le maxi multe

 In zona Rosolina Mare, sabato notte, i Carabinieri Forestali delle Stazioni di Adria e Porto Tolle, in collaborazione con i Volontari del Gruppo della Protezione Civile di Adria - Nucleo Antincendi Boschivi, sono intervenuti nei litorali rinaturalizzati di Porto Caleri e Porto Fossone con l'obbiettivo di porre fine alla pericolosissima abitudine di accendere i falò in spiaggia.

Un vezzo senza dubbio suggestivo, per stare in spiaggia in compagnia, di notte, ma che rischia di provocare danni devastanti all’ambiente bassopolesano, qualora dovessero scatenarsi incendi, come non appare inverosimile in questa stagione.

“Grazie all'impiego di speciali mezzi - spiega la nota stampa del comando provinciale dei carabinieri forestali - quali un battello pneumatico d'altura utilizzato per individuare i fuochi, i fuoristrada dei Carabinieri Forestali e l'esclusivo fuoristrada dotato di modulo antincendio dei Volontari Aib, venivano spenti almeno una decina di falò di significative dimensioni, tutti con un'elevata propensione, considerata la pericolosa vicinanza all’estremamente secca vegetazione dunosa, ad espandersi in un fatale quanto incontrollabile incendio boschivo. I Carabinieri Forestali hanno contestato sanzioni amministrative per un importo totale di 15.000 euro. Considerata la stagione particolarmente arida i vertici provinciali del Gruppo Carabinieri Forestale di Rovigo comunicano che, per cercare di scongiurare eventi molto pericolosi per i turisti (si ricorda che un intero campeggio si sviluppa all'interno della pineta e che la stessa circonda gran parte del centro abitato), non saranno più tollerati nelle spiagge né fuochi liberi né tantomeno l'introduzione di liquidi infiammabili contenuti nei generatori di corrente”.

“I Carabinieri Forestali ricordano, inoltre - prosegue la comunicazione - che le sanzioni amministrative, a seguito della dichiarazione dello stato di grave pericolosità per gli incendi boschivi da parte della Regione Veneto, sono lievitate fino a 2.000 euro”.

“Le Forze dell'Ordine - chiude la nota - evidenziano, infine, i risvolti di carattere penale che potrebbero avere comportamenti non conformi alle regole, tanto gravi da prevedere, in caso di incendio boschivo, finanche l'arresto del responsabile anche a solo titolo di colpa, come previsto dall’art. 424bis del Codice Penale”.

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