Guerra fredda fra Gaffeo e Pd

Un consiglio comunale dove Pd e sindaco non hanno affrontato il tema che da giorni è tornato a dividerli. I vertici dem negli ultimi due giorni non hanno lesinato attacchi e critiche, anche pesanti, ad Edoardo Gaffeo. Il tutto dopo le dimissioni dell’assessore Bernardinello che hanno riaperto una crisi politica di maggioranza di fatto mai chiusa, almeno negli ultimi due mesi.

In aula una non belligeranza che è sembrata più che altro un arroccamento sulle proprie posizioni. Guerra fredda e indifferenza per evitare ogni contatto. Ma le dimissioni di Bernardinello sono un “fatto politico” che non può non avere conseguenze sui rapporti all’interno del centrosinistra.

Quel che traspare tra le fila dem è che le dimissioni dell’ormai ex assessore a commercio e polizia locale siano state l’ultimo atto di un non rapporto di fiducia fra sindaco e Pd, come se gli stessi dem si fossero sempre sentiti ‘malsopportati’ nelle stanze dei bottoni di palazzo Nodari.

I più stretti alleati del sindaco, intanto, stanno al coperto ma fanno quadrato. Fabio Osti, leader dell’associazione civica “Perché cresca felice”, direttamente collegata al sindaco evita di replicare agli esponenti del Pd, limitandosi ad enunciare l’ovvio: “L’assessore Bernardinello si è dimesso per non precisati motivi. Non li ha spiegati. Io non so se c’è un problema politico col Pd, non do mai troppo peso a quello che leggo, le cose bisogna dirsele in faccia. E se il Pd vuole un confronto, i nostri numeri ce li ha, siamo aperti al dialogo”.