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LA CRISI DI MAGGIORANZA

Il Pd non molla: “Subito una verifica”

Zanellato: “Mettere la polvere sotto al tappeto non risolve i problemi”. Chendi: “E l’urbanistica?”

Il Pd non molla: “Subito una verifica”

Zanellato: “Mettere la polvere sotto al tappeto non risolve i problemi”. Chendi: “E l’urbanistica?”

“Serve una verifica”. Il Pd non molla la presa e continua a pungolare il sindaco Gaffeo. Ma senza strappi, senza affondi netti perché altrimenti le lacerazioni interne arriverebbero al punto di non ritorno. Ed allora i vertici dem devono riposizionarsi e ricalibrare l’offensiva. Non più uno spadone a doppia lama come quella ipotizzata nel documento poi ritirato alla riunione dem di giovedì sera, dove si puntava a chiedere al primo cittadino una ripartenza su basi nuove, cioè un corposo rimpasto di giunta. E dallo spadone allora si passa al fioretto, sempre appuntito, ma meno “brutale”. La crisi non è affatto chiusa, insomma, ma congelata in attesa di nuovi summit del Pd e di un possibile incontro con le forze di maggioranza.

La nota Ieri il Pd ha diffuso una nota per ribadire la richiesta di una verifica politica e per sottolineare le cose che non vanno nel rapporto Pd-Gaffeo. Una nota firmata dal segretario provinciale Angelo Zanellato, dal segretario comunale e dal circolo di Rovigo. Una nota per “fare chiarezza e fornire la posizione del partito sui fatti degli ultimi giorni, in particolare sulle dimissioni di Patrizio Bernardinello”. I dem replicano anche al sindaco sulle motivazioni delle dimissioni di Bernardinello: “È totalmente irrealistico che l’ex assessore abbia preso questa decisione per ragioni personali. Le difficoltà politiche tra il Pd e il sindaco ed il loro riflesso in giunta erano ampiamente note al vertice provinciale, comunale, di circolo ed al capogruppo in consiglio del partito. Per tali ragioni il segretario provinciale ed il capogruppo hanno ripetutamente chiesto un incontro chiarificatore al sindaco. Che oggi si voglia svilire un gesto di responsabilità dell'ex assessore tradisce la verità dei fatti. Le questioni sono ampiamente note da mesi a tutti i cittadini ed è necessaria una verifica politica seria”. I vertici del partito quindi battono sul tasto di un confronto chiesto da tempo e mai arrivato, la certificazione di un rapporto politico che stenta.

L’armistizio L’armistizio di questi giorni dovrà durare poco. Giovedì ci sono importanti appuntamenti per il sindaco: l’assemblea di Ecoambiente, con la nomina di un consigliere del cda e l’assemblea di Asm spa, con l’approvazione del bilancio e la nomina del nuovo cda. Scelte che il sindaco farà in autonomia ma un’assenza di condivisione con gli alleati potrebbe inasprire la situazione. Anche perché nella verifica richiesta dal Pd non ci dovrà essere solo il tema delle società partecipate, il capogruppo dem Nello Chendi rimarca che “da mesi il settore urbanistica è al centro delle critiche, va bene così? Noi non crediamo. E poi ci sono anche altri temi da discutere, l’esigenza di un cambio di passo”. Saranno giorni caldi, e non solo per il clima.

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