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“Variante Delta, non bisogna drammatizzare”

Il medico Michele Capanna: “Probabilmente diventerà dominante”.

“Variante Delta, non bisogna drammatizzare”

“La cosiddetta variante Delta del Covid (ex variante indiana) diventerà probabilmente dominante anche in Italia”. Così Michele Capanna, medico e consigliere comunale di Porto Viro, delegato allo sport, che interviene su un tema molto attuale con riferimento alla pandemia da Covid 19.

Michele Capanna aggiunge: “Il professor Giorgio Palù, virologo componente del Comitato tecnico scientifico e presidente di Aifa, ha spiegato che tuttavia non bisogna drammatizzare, perché, sebbene sia più contagiosa, tutti i vaccini comunque proteggono dallo sviluppo della malattia grave, anche nei confronti della variante Delta”.

“Il processo evolutivo di un virus pandemico consiste nell’adattarsi sempre di più alla specie ospite e non nel diventare più virulento, cioè più aggressivo, pena la sua stessa estinzione - sottolinea il medico - Questa variante pare colpisca di più bambini e adolescenti per il fatto che, pur possedendo meno recettori per il virus nelle cellule delle prime vie respiratorie, vengono infettati con maggior facilità in quanto la variante ha acquisito una più elevata affinità per i recettori stessi. Comunque, i sintomi che provoca nei giovani sono lievi, simili ad un raffreddore un po’ più intenso. Il problema è che i giovani possono trasmettere il virus a soggetti anziani, non ancora vaccinati (per problemi organizzativi o per scelta)”.

“Poiché, come ho detto prima, i vaccini sono efficaci a proteggere dalle manifestazioni severe della malattia, anche in caso di variante Delta, bisogna accelerare la campagna di immunizzazione, facendo il massimo sforzo per coprire quei circa 2,5 milioni di over 60 non ancora vaccinati, i più esposti e vulnerabili”, spiega il consigliere comunale di Porto Viro. “Per il momento, ripeto, non dobbiamo drammatizzare perché i ricoveri in ospedale sono in calo e l’incidenza di nuovi casi si mantiene bassa, tra i 10 e i 15 casi ogni 100mila abitanti a settimana. Significa che, in queste condizioni, si possono tracciare facilmente i focolai, inclusi quelli da variante Delta, e limitarne l’espansione. Inoltre, c’è l’effetto della stagione estiva, con la vita all’aria aperta, dove il virus tende a disperdersi e a non propagarsi”.

E conclude: “Per limitare la trasmissione è fondamentale continuare a indossare la mascherina al chiuso e nei luoghi dove c’è assembramento. Continuiamo ancora a comportarci correttamente e ne usciremo”.

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