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Chioggia

Tunnel Gpl verso la prescrizione

Il comitato insorge: “Le istituzioni devono intervenire”.

Tunnel Gpl verso la prescrizione

Occupazione non autorizzata della banchina portuale A a rischio prescrizione. E il comitato No Gpl tuona: “Reato gravissimo, la giustizia deve fare il suo corso, non può finire tutto a tarallucci e vino”.

Venerdì in tribunale a Venezia si è tenuta l’udienza nel processo penale per l’occupazione arbitraria a Chioggia della banchina portuale A con una perforazione non autorizzata con un cunicolo lungo 23 metri, largo 2,7 e alto 1,40. Un tunnel che altro non era che un sottoservizio per l’impianto Gpl di Val da Rio e che serviva alla movimentazione del gas dalle navi gasiere ai serbatoi di stoccaggio da novemila metri cubi.

Un processo che però potrebbe vedere presto un finale poco soddisfacente soprattutto per il comitato No Gpl: il giudice ha infatti manifestato l’impossibilità di portare a termine il primo grado di giudizio entro giugno 2022, data in cui tutto andrebbe in prescrizione. E’ così stata fissata un’udienza a novembre 2021 per sentire un unico teste del pubblico ministero ed eventualmente chiudere il processo ad una successiva udienza.

“Inutile dire - sottolinea il presidente del comitato Mario Gianni - la gravità di questa conduzione processuale, che non consente nemmeno al pm di far deporre i propri testi e che, inevitabilmente, mette in difficoltà la pubblica accusa, con le ovvie conseguenze di impunità nei confronti di imputati eventualmente invece responsabili. Come comitato No Gpl denunciamo che, in questo modo, il cunicolo risulterebbe sempre a disposizione dell’impianto Gpl, di cui tuttora la società Socogas tenta la riattivazione. Questa situazione giudiziaria, che vede reiteratamente finire in prescrizione reati anche gravissimi per allarme sociale, senza che le istituzioni si affrettino ad intervenire con un provvedimento immediato ad hoc di sospensione di una prescrizione ormai giunta a livelli patologici, è gravissima. Continueremo a vigilare su tutto l’iter per assicurarci che quel mostro ecologico non entri mai in funzione e che chi ha delle colpe venga perseguito”.

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