VOCE
Adria
09.07.2021 - 17:21
E' la geologa Arianna Musacchio ad aggiudicarsi la XVI Edizione del premio “Elio Botti – Come acqua saliente” con una tesi di dottorato dall'ampio respiro europeo. E' stato apprezzato “non solo per i risultati scientifici ottenuti – scrive la giuria - ma anche per l'approccio innovativo applicato. Lo studio degli acquiferi della pianura lombarda mostra una valutazione della ricaduta della direttiva dell'Ue sui nitrati non solo relativamente agli effetti sulla qualità delle acque sotterranee, ma anche sui risvolti di carattere sociale, con tutte le sfaccettature di tipo economico, commerciale, tecnologico e altro”.
Questo lavoro ha portato per la prima volta alla ribalta degli studi nel campo dell'idrogeologia alcune implicazioni di carattere sociologico. Il trofeo consiste in una fusione a cera persa in argento e cristalli Swarovski realizzata a mano per evocare uno zampillo d'acqua che sgorga dalla terra ed è un'esclusiva della creatrice di gioielli Laura Nocco.
Una menzione speciale della giuria è andata a Domenico Marino Barberio, dell'Università La Sapienza di Roma, per la sua tesi di dottorato di ricerca dal titolo “Monitoraggio idrogeologico come potenziale metodologia d’indagine dei precursori sismici”. Si tratta di “un studio molto complesso, svolto nell’Appennino centrale, sui precursori sismici – rileva la giuria - i cui risultati mostrano interessanti correlazioni tra fenomeni sismici e monitoraggi idrogeologici che indicano l’importanza di approfondire le conoscenze in un campo che ha così importanti ricadute per la salvaguardia di vite umane”. Le variazioni nella circolazione e nella chimica delle acque sotterranee, rilevabili attraverso i pozzi per acqua, costituiscono un preavviso di terremoto.
Ad imporsi nella sezione “Fuori concorso” è la coinvolgente lettura del racconto “Il vaso fesso” da parte di Francesco Merli, direttore dell'unità operativa di ematologia dell'Arcispedale Santa Maria nuova di Reggio Emilia, presidente di Grade onlus, che “con la sua autorevolezza – osserva la giuria - ha saputo trasformare una piattaforma digitale in un luogo privilegiato per la conoscenza, il rispetto e l'amore per l'acqua, diffondendo in modo capillare un racconto semplice, ma latore di un messaggio potente, ricco di implicazioni, dove grande protagonista è la risorsa idrica, con tutto il suo valore”.
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