VOCE
Chioggia
09.07.2021 - 18:42
“Il mercato ortofrutticolo si trasformi in polo agroalimentare, il tempo sta scadendo”. L’amministratore unico di Chioggia Ortomercato del Veneto Giuseppe Boscolo Palo attacca l’amministrazione comunale e lancia l’allarme per il futuro della struttura, bloccata da immobilismo politico, burocrazia, legge Madia.
Ma è soprattutto contro l’amministrazione comunale che Palo, senza peli sulla lingua, si scaglia a più riprese. “Siamo diventati la discarica del Comune - racconta - sta occupando degli spazi all’interno della struttura senza averne alcun titolo o diritto. Avevamo un magazzino pieno di materiali che, a fatica, siamo riusciti a liberare portando tutto in discarica. Nonostante questo abbiamo ancora in giro di tutto a cominciare dalle casette della sagra del pesce. Se entro il primo ottobre l’amministrazione comunale non trova una soluzione e viene a prendersi tutto, portiamo il materiale davanti al municipio”.
Ma ciò che più sta a cuore a Palo sono soprattutto i problemi legati alla gestione, alla crescita e al futuro del mercato. E qui la legge Madia è una spada di Damocle non da poco perché impone agli enti pubblici di uscire dalle società partecipate che non fatturano almeno un milione di euro l’anno.
Attualmente Chioggia Ortomercato del Veneto è, per il 42% di Sst, società comunale. Se non si risolverà la questione al più presto si rischia che le multinazionali entrino nella gestione del mercato. Fortunatamente un emendamento passato nei giorni scorsi ha prorogato di un anno una scadenza che, altrimenti, sarebbe stata fissata per il 31 dicembre. “Ma è comunque poco tempo - sottolinea Palo - infatti speravamo in una proroga maggiore visto che è molto difficile trovare privati disposti a investire in una struttura che, da qui a un anno e mezzo, potrebbe passare nelle mani di non ben precisate società”.
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