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il caso

746 imprese a rischio riciclaggio

In Polesine nel 2020 ci sono state 392 segnalazioni con sospetti di manovre finanziarie illecite.

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In Polesine ci sono 746 imprese con i prestiti a rischio sofferenza e riciclaggio. Nel 2020 ci sono state 392 segnalazioni con sospetto di riciclaggio di denaro e di illegalità e usura per quel che riguarda operazioni finanziarie delle imprese.

Sebbene a livello nazionale le segnalazioni sospette di riciclaggio ricevute dall’unità di informazione finanziaria (Uif) della Banca d’Italia siano in aumento, nel Veneto, invece, scendono: l’anno scorso le “denunce” sono state 8.374, 417 in meno rispetto al 2019. Oltre il 99 per cento del totale delle segnalazioni giunte nel 2020 riguarda operazioni di riciclaggio di denaro che, molto probabilmente, sono di provenienza illegale e poco meno dell’1 per cento, invece, sono riconducibili a misure sospette di terrorismo e proliferazione di armi di distruzione di massa .

A livello provinciale le situazioni più critiche si registrano nelle province di Verona (186,2 segnalazioni ogni 100mila abitanti), di Padova (174,7) e di Vicenza (174,4). Rispetto al 2019, l’unico territorio ad aver subito un incremento della variazione è stato Belluno (+21,6 per cento). Rovigo, in questa graduatoria è 35esima in Italia e quarta in Veneto con 169,2 segnalazioni ogni 100mila abitanti, con un calo dell’1,5% dal 2019 al 2020. In tutto 392 segnalazioni nel 2020 contro le 398 del 2019. Se invece si guarda le imprese con prestiti in sofferenza a marzo 2021, in Polesine sono 746, lo 0,4% del totale nazionale. A Padova sono 2.500, a Vicenza 2.465, a Treviso 2.197; a Verona 2.144, a Venezia 1.822. In veneto sono 12.234, il 6,9% del totale nazionale.

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