“Aiutiamo le nostre imprenditrici”

“Noi, come Partito democratico di Trecenta, invitiamo il sindaco Laruccia e l’amministrazione comunale nel suo complesso a richiedere alla Regione Veneto di accedere a questi contributi e di aprire anche nel nostro Comune uno specifico bando per l’imprenditoria femminile”.

E’ l’appello che arriva da Gilberto Bianchini, esponente del Pd e capogruppo della minoranza in paese, per assicurarsi che anche a Trecenta venga sfruttata una importante opportunità di promozione della imprenditoria femminile. “Grazie all’approvazione dell’emendamento presentato in Consiglio Regionale da Vanessa Camani, vicecapogruppo Consiliare del Partito Democratico e presentatrice dell’emendamento che modifica l’art. 2 della Legge 1/2000 all’interno del Pdl 49 sull’adeguamento ordina mentale - prosegue la spiegazione di Bianchini - anche le libere professioniste potranno accedere ai contributi a fondo perduto per l’imprenditoria femminile”.

“Allargare la platea anche alle donne che imprendono come libere professioniste - prosegue l’analisi del referente Pd - è importante, a maggior ragione in un periodo come questo nel quale le donne hanno pagato il prezzo più alto della crisi economica conseguente alla pandemia”. “Il testo originario faceva riferimento a imprese individuali con titolarità femminile, società di persone o cooperative, società di capitali e consorzi; come gruppo consiliare Regionale del Pd abbiamo aggiunto le libere professioniste ordiniste o aderenti alle associazioni professionali, con il requisito della residenza in Veneto da almeno due anni”.

“Dobbiamo costruire - conclude l’appello del Partito democratico di Trecenta - le condizioni perché, attraverso un investimento sulle imprese gestite da donne, si attivi una crescita economica e sociale del sistema imprenditoriale della nostra Regione Veneto”.