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SICUREZZA

Buche killer, il Comune fa sette “danni” al mese

Sono 417 le richieste di risarcimento dal 2016 al 2020: l’ammontare dei contenziosi è pari a 2 milioni e 452mila euro.

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Incidenti sulle buche della città, infortuni legati alla mancata segnalazione o alla scarsa illuminazione. Ma soprattutto, buche, voragini, sanpietrini sconnessi o “volanti”.

Nel corso degli ultimi 5 anni (dal 2016 al 2020), l’uffizio assicurazione e gestione sinistri del Comune di Rovigo ha aperto ben 417 sinistri, con una media di 83-84 richieste di risarcimento all’anno. In un mese sono 7 incidenti che arrivano a configurare richieste di risarcimento. Una ogni 4 giorni.

Di queste richieste, 398 sono di importo rientrante nel “self insurance retention”, ovvero vengono gestite dal team esterno di tecnici specializzati in materia assicurativa, o inoltrate alla compagnia che copre il comune dai rischi derivanti da danni a terzi. Mentre 19 richieste di risarcimento sono state gestite dall’ufficio legale (attualmente il Comune è privo dell’avvocato civico per cui nell’ultimo anno si affida a legali esterni).

Le richieste di risarcimento nei confronti del Comune di Rovigo ammontano a 2 milioni e 452mila euro, quasi 500mila euro all’anno. Questo significa che la “tassa” buche a Rovigo costa ogni anno 10 euro a rodigino, grande o piccolo che sia. Nei giorni scorsi la giunta Gaffeo ha approvato un “manuale” che riguarda la gestione di questi contenziosi.

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