VOCE
Cavarzere
10.07.2021 - 16:28
“Ci aspettavamo già la ‘botta’ dei 150mila euro da pagare: è frutto di una serie di inerzie e di incompetenze di questa giunta”. Con queste parole, il consigliere comunale e capogruppo leghista, nonché candidato sindaco del centrodestra alle prossime comunali, Pierfrancesco Munari, commenta la sentenza con cui il tribunale di Venezia, sezione civile, ha condannato il Comune di Cavarzere a risarcire l’azienda Ici Coop, per la vicenda legata all’appalto per la riqualificazione del ponte Piccoli Angeli di Boscochiaro. “La prossima amministrazione - aggiunge Munari - avrà in eredità l’onore di gestire tutte le loro incompetenze”.
Per la vicenda legata al rifacimento del ponte di Boscochiaro, il municipio rischiava di dover pagare un risarcimento da oltre un milione di euro alla società Ici Coop. La sentenza di primo grado del tribunale di Venezia, però, ha stabilito che il Comune dovrà erogare “solamente” 150mila euro oltre agli interessi. L’amministrazione guidata dal sindaco Henri Tommasi, non soddisfatta del risultato, nei prossimi giorni farà appello.
“Una volta si era contenti se le cause si vincevano, mentre adesso l’amministrazione è talmente deludente che è contenta se deve pagare ‘solo’ 150mila euro - così ha esordito ironicamente il consigliere comunale Pierfrancesco Munari - ovviamente questa era una ‘botta’ che già ci aspettavamo, il frutto di una serie di inerzie e di incompetenze di questa giunta; oltre a questa ne attendiamo un’altra, quella dell’immobiliare San Silvestro per la quale era già stato fatto appello ad un arbitrato che ci aveva visto soccombenti per oltre 230mila euro. In questo quinquennio le cause non sono state sicuramente un’arma a vantaggio di questa amministrazione. Ovviamente mi riservo di leggere la sentenza, che non è ancora stata girata nonostante un accesso agli atti fatto dal consigliere Emanuele Pasquali per la minoranza”.
“Mi fa un po’ ridere il commento del sindaco che dice di voler fare appello sulle spese legali - prosegue Munari - se io trovassi una sentenza non corretta farei appello al provvedimento nella sua interezza, e in secondo luogo farei appello alle spese legali. Questo significa che il sindaco sa di essere stato a suo tempo inadempiente nei confronti della Ici Coop, e che quindi questi 150mila euro da elargire siano una somma corretta. Tutto questo va a sommarsi con quanto speso per il ponte - continua - sarà interessante capire, a fine opera, tra lavori eseguiti e risarcimenti dati, quanto è costata, visto che ad oggi è ancora incompleta”.
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