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SOLIDARIETA’

La visione agricola di don Beppe Mazzocco

L’iniziativa punta a studio e analisi delle nuove forme di welfare e a fare rete di esperienze

La visione agricola di don Beppe Mazzocco

L’iniziativa punta a studio e analisi delle nuove forme di welfare e a fare rete di esperienze

Il progetto si chiama “Libera agricoltura sociale” ed ha il volto di don Giuseppe Mazzocco. Si tratta di un progetto di economia sociale per la quale il sacerdote improvvisamente scomparso il 23 giugno scorso si è molto battuto in Polesine e nelle missioni, prima in Brasile e negli ultimi anni in Mozambico.

Il progetto si qualifica come “ricerca-intervento” e verrà gestito dall'Università di Padova, previa convenzione con la cooperativa sociale Porto Alegre, rispettando i canoni di scientificità ed eticità. “Vi sono continue manifestazioni di interesse da parte di associazioni, enti locali e pur anche imprese – affermano in una nota i promotori dell’iniziativa - L'agricoltura sociale o green care raccoglie infatti molte attività legate al primario: dagli agri-asili alle fattorie sociali, fino ad includere tutta la gamma degli orti sociali, aziendali, urbani che, come sappiamo, don Giuseppe promuoveva alacremente nelle periferie di Beira”.

E ancora: “Lo scopo dell'agricoltura sociale è molteplice: terapeutico, di coinvolgimento e finanche economico, andando incontro alle esigenze di autoconsumo di famiglie a basso reddito”. Il progetto ha mosso i primi passi grazie al sostegno morale di tante organizzazioni polesane, laiche e religiose. Tuttavia c’è bisogno anche di un sostegno finanziario: per informazioni e modalità di partecipazione consultare il sito web www.areefragili.it

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