VOCE
Amarcord
31.07.2021 - 21:22
“Ricordo il Blasco: le prove, il concerto e poi la cena”. E non era nemmeno l’ospite di maggior richiamo
“Che festa quella festa. Con Vasco, Riccardo Cocciante, Umberto Tozzi e tanti altri”. Proprio così, nell’estate del 1981 alla festa dell’Unità di Crespino aveva cantato Vasco Rossi, il rocker italiano per eccellenza. E in quell’edizione del festival di Crespino non era nemmeno il nome di maggior richiamo, oggi sarebbe un evento di portata nazionale. Per rendersene conto basta guardare i caratteri dei nomi degli ospiti di quell’edizione. Altri tempi, altre possibilità, altri modi di organizzare e fare spettacolo.
Il ritorno delle Feste dell’Unità, dopo un 2020 in cui la pandemia ha ridotto all’osso gli appuntamenti del popolo di tombole, balere e salsicce, è anche l’occasione per un amarcord sulla storia di queste feste. Una tradizione italiana, che mescola politica e divertimento, voglia di stare assieme, spettacolo, volontariato e buona cucina. A Crespino in 47 anni solo nel 2020 non si è organizzata la Festa dell’Unità. Quest’anno ritorna, sempre nello stesso posto, nell’area-parco di via Sant’Antonio. Fra gli organizzatori Luca Crepaldi, segretario del Pd di Crespino, da sempre nella macchina organizzativa della festa.
“In ogni caso - continua Crepaldi - oggi sarebbe inimmaginabile riuscire a contattare quel tipo di ospiti. Sia per i costi, che per tutto quel che circonda il mondo dello spettacolo”.
Che festa quella Festa dell’unità, in rete gira ancora il cartellone degli eventi di quel 1981. Vasco Rossi, che oggi meriterebbe un manifesto a parte, suonò il 15 agosto. ma altri personaggi erano indicati con risalto maggiore: Riccardo Cocciante, il più evidente, suonò il 10 agosto. Umberto Tozzi il 14; Pino D’Angiò il 31 luglio. Perfino Orietta Berti, che si esibì l’11 agosto, in cartellone aveva un risalto maggiore o uguale al Blasco. Quell’anno ci furono anche i Gatti di Vicolo miracolo (Con Jerry Calà, Umberto Smaila e gli altri), ne pieno della cresta dell’onda. “Ricordo anche loro - continua Crepaldi - simpaticissimi e alla mano. Tozzi, invece fu professionale, ma più introverso”.
La festa di Crespino quest’anno torna, con ospiti e nomi diversi, ma con l’identica passione dei volontari “E - osserva Crepaldi - del pubblico che da settimane ci chiede quando torna la Festa dell’Unità”.
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