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BOTTRIGHE

Un gioco che rispetta l'ambiente

Meno plastica dispersa in mare con l'iniziativa dell'animazione che insegna "a fare la propria parte"

Un gioco che rispetta l'ambiente

Anche l’asilo va in vacanza, così nella scuola dell’infanzia Umberto Maddalena regna momentaneamente il silenzio. Ma sono ancora vive le grida di bambini e ragazzi che nel mese di luglio hanno partecipato all’animazione estiva. Giornate caratterizzate da giochi, divertimenti e momenti di attività educative. Molto interesse ha suscitato la giornata dedicata all’educazione ambientale per insegnare fin da piccoli a rispettare l’ambiente prendendo prima di tutto coscienza che l’ambiente è fortemente malato.

La prima malattia dell’ambiente è la plastica: tantissimi sono gli oggetti di uso quotidiano in plastica che, invece di finire nel ciclo della raccolta differenziata dei rifiuti, finiscono a inquinare l’ambiente, in modo particolare mari e fiumi. Così i bambini hanno realizzato un grande cartellone per simulare un corso d’acqua, fiume o canale, oppure il mare: tutti uniti dalla stesso male. I piccoli hanno scoperto che in acqua, anche quando non si vedono, ci sono molte bottiglie e altri oggetti di plastica. Allora hanno messo in pratica una virtuale raccolta della plastica abbandonata conferendo tutto nei bidoni della raccolta differenziata.

“Sia pure in forma di gioco – si legge in una nota della scuola – l’iniziativa ha avuto un alto valore educativo ed è stata seguita con grande interesse da tutti, dai più piccoli e ai più grandi. Soprattutto si è imparato che ognuno deve fare la propria parte”. Così è stato tradotto l’insegnamento di Madre Teresa di Calcutta quando diceva con tante gocce riempiono l’oceano e senza la tua goccia l’oceano sarebbe più povero. “Allora – ricordano le maestre – se una bottiglia in meno finisce in mare, il mare è meno inquinato. Tanti piccoli gesti portano a grandi cose, ognuno deve fare la propria parte e deve saper dare l’esempio anche per chi è sbadato o meno rispettoso dell’ambiente”.

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