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CULTURA

C’era un “autogrill” a San Basilio

Conoscere i turisti al tempo dell'Impero Romano grazie al Museo Archeologico Nazionale di Adria

C’era un “autogrill” a San Basilio

Il museo archeologico nazionale di via Badini è aperto oggi e domani dalle 14,30 alle 19,30. E’ tempo di vacanze, dunque, ed è interessante sapere che anche gli antichi andavano in vacanza. “Pare proprio di sì: c’erano turisti – spiega la direttrice, Alberta Facchi - Erano molto rari, però poteva capire di incontrarne qualcuno per le vie delle varie città dell'Impero. Tra le mete più ambite vi erano le città orientali, ricche d'arte, mitologia e storia. Poi c'era Roma, la città per eccellenza, che ogni anno ospitava turisti provenienti da qualsiasi angolo dell'Impero. Viaggiare non era per tutti e nemmeno così tanto comodo e veloce come lo è oggi”.

“Per viaggiare c'erano due possibilità: imbarcarsi approfittando magari di una nave mercantile, oppure, a bordo di carri, trainati da cavalli o asini. Immaginiamo – suggerisce la direttrice - di essere al tempo dell'imperatore Marco Aurelio e di imboccare uno dei principali assi viari dell’Impero, la via Popillia, (una delle autostrade del tempo, ndr). Dopo esserci lasciati alle spalle Adria, ci ritroviamo in aperta campagna e, a cadenze piuttosto regolari, incontriamo le pietre miliari, del tutto simili a quella conservata nel nostro museo. Nelle vicinanze dell'attuale località di San Basilio, ci imbattiamo in quella che negli itinerari dell'epoca era indicata col nome di mansio Hadriani, luogo di ristoro per mangiare, dormire, cambiare i cavalli e, magari, fare un bel bagno”. Oggi si direbbe un autogrill.

Ma non solo. "A giudicare da quanto è stato ritrovato dagli archeologi intorno a San Basilio, la mansio Hadriani doveva essere particolarmente importante in epoca romana. Si trovava infatti su un punto di snodo cruciale tra percorsi stradali e traffici per via d'acqua, tanto che nei suoi dintorni sorsero un piccolo centro abitato e numerosi insediamenti rurali, tra i quali spicca una grandissima villa rustica da cui provengono numerosi reperti che sono oggi conservati in via Badini".

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Commenti all'articolo

  • vicpaolo

    19 Gennaio 2022 - 09:11

    Andate a vedere in che stato versa il sito archeologico di San Basilio, l'ultima volta che vi ho messo piede è stato ad Agosto 2021: Erba incolta ad alezza uomo (tipo savana africana), cartelli esplicativi totalmente illeggibili e sbiaditi dal sole (bastava metterli sotto la struttura, all'ombra però servirebbero progettisti con la testa), centro culturale chiuso, chiesa dedicata a san Basilio eretta nel IX secolo (il secolo di Carlo Magno) CHIUSA! Si parla tanto dei disservizi del sud: Venghino, signori venghino a vedere come il Veneto serenissimo tratta i propri siti archeologici. Vergognatevi!!! Andate a scopare il mare! DIMETTETEVI IN MASSA!

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