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Il racconto: “Così catturo e uccido le nutrie”

Ecco come un agricoltore-cacciatore piazza le trappole e poi spara ai roditori.

Il racconto: “Così catturo e uccido le nutrie”

E' in vigore il nuovo piano regionale per eradicare delle nutrie. Nel testo, previsto un divieto assoluto di utilizzo di veleni, lma e disposizioni prevedono diversi tipi di cattura che può avvenire attraverso “gabbie-trappola” o “abbattimento diretto con arma da fuoco”.

Ma come si svolge la cattura, l’abbattimento e lo smaltimento della nutria? “La cattura con le gabbie è sicuramente migliore perché si effettuare in tutti i periodi dell’anno - spiega - si mette un’esca di cibo e quando la nutria entra una molla fa scattare la chiusura della porta. Le gabbie andrebbero controllate almeno una volta al giorno per non far soffrire gli animali catturati, soprattutto perché spesso capita di catturare gatti, ricci, tartarughe o altri animali che bisogna liberare il prima possibile”.

“Non ci sono limitazioni per il numero di nutrie da poter catturare e abbattere e se si resta sotto i 10 capi per ettaro, possono essere smaltite direttamente da chi le uccide o dal proprietario del terreno, semplicemente sotterrandole e coprendole con almeno un metro di terra”. Ma la cosa che più ci ha incuriosito, è una particolare disposizione che, come sempre accade, risulta quella più utilizzata. “Il piano prevede che in particolari condizioni nelle quali possa risultare difficile o pericoloso il recupero delle carcasse di nutria - conclude - è possibile lasciare sul posto, purché si dichiari di averle abbattute con munizioni atossiche”.

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