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CEREGNANO

“Farò il nonno, comunque felice”

“Buon lavoro al sindaco. Ma in Comune entra gente che non distingue le delibere dalle determine”

“Farò il nonno, comunque felice”

Non lo ammetterà mai, non fa parte del suo stile da animale politico quale è (“50 anni sul campo”, sottolinea), ma Ivan Dall’Ara, oramai ex sindaco di Ceregnano, il comune della “felicità”, definizione da lui coniata, ha accusato il colpo della sconfitta. Il 18 dicembre sarà ora di lasciare anche la poltrona da presidente della provincia. Per due giorni, dunque, ha evitato i commenti, ha sedimentato e riflettuto. Ora è pronto a dichiarare, con la sua proverbiale verve: “Sono comunque un uomo felice, finalmente non mi alzerò alle 7 ogni mattina, potrò ascoltare la musica e fare il nonno”.

Le sue parole: “Non volevo partecipare alla campagna elettorale perché ritenevo il mio mandato completamente chiuso. Ho appoggiato Albertin che è un vero signore. Ora la gente ha votato, e ha votato Marchetti: sarà lui il sindaco, io farò il nonno, la mia sarà un’opposizione come nel mio stile, ovvero sempre costruttiva. Comunque sono e sarò un uomo felice. Non ho alcun rimpianto: ho fatto tutto quello che era possibile fare per le famiglie di Ceregnano. E se a volte non ho raggiunto i miei obiettivi, ho sempre fatto il massimo che si poteva fare. Certo vanno in amministrazione persone che non sanno la differenza tra una delibera e una determina, che non hanno mai messo piede in municipio”.

L'intervista integrale nell'edizione de La Voce di Rovigo del 7/10/2021. 

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