VOCE
Covid
11.10.2021 - 22:07
“E’ necessario vaccinare tutti con la terza dose. E bisogna farlo il prima possibile. Dunque non soltanto gli anziani, ma proprio tutti, se vogliamo mantenere bassa la circolazione del virus”.
Andrea Crisanti oramai è solito andare controcorrente. E le sue prese di posizione non mancano mai di fare discutere.
Anche questa volta il professore padovano, il cui merito nel contrasto della prima ondata di coronavirus è riconosciuto da tutti, questa volta, non si tira dunque indietro. Anzi, contesta in maniera convinta l’indicazione del governo di procedere alla somministrazione della terza dose del vaccino solo agli ultra 60enni (oltre ai fragili, ai sanitari e agli ospiti delle Rsa). In Veneto parliamo finora poco meno di 30mila soggetti, meno del 3%, mentre una volta completate le categorie indicate dal governo noln si supererà un milione di terze dosi. Un numero - e una scelta - che Cristanti contesta con decisione: “Non basta. Non basta proprio. Bisogna somministrare la terza dose a tutti”.
E sostiene la propria tesi spiegando come, dati alla mano, la situazione di Inghilterra e di Israele (dove c’è stata un ripresa dei contagi) sia lo specchio di quello che potrebbe accadere anche da noi.
“L’Italia ha iniziato a vaccinare in ritardo. E paradossalmente, per noi è un vantaggio perché significa che per il momento siamo tutti protetti e possiamo sfruttare i prossimi 2-3 mesi per iniziare a vaccinare con la terza dose”. Un invito dunque a non sprecare il tempo e, soprattutto, a guardare fuori dai propri confini. “Compatibilmente con le capacità del nostro sistena sanitario - prosegue - sarebbe consigliabile e auspicabile prevedere la terza dose per tutti”.
“La protezione di un vaccino Pfizer inizia a calare quattro mesi dopo la somministrazione del richiamo. Dopo sei mesi, l’efficacia contro l’infezione è del 40%, contro le complicanze è del 70%...”.
Crisanti, che fa parte del personale sanitario, la terza dose l’ha ricevuta una settimana fa. E ora spinge perché si riparta con una campagna in grande stiole. Anche perché non è convinto dei dati che - analizzati da politici e da suoi colleghi - indicano il virus con in una forte fase di recessione.
“Le persone con il Green pass pensano di essere al sicuro. Ma il livello di protezione di un vaccino mica si determina per legge, non a caso la copertura scema con il passare del tempo, mentre il certificato rimane sempre lo stesso...”. Per questo il ritorno alla normalità assoluta - a suo parere - non è in agenda.
La Voce nuova | Direttore responsabile: Alberto Garbellini
Editrice Editoriale la Voce Soc. Coop. | Piazza Garibaldi, 17 - 45100 Rovigo Telefono 0425 200 282 - Fax 0425 422584 - email: redazione.ro@lavoce-nuova.it
Per la tua pubbicita' su questo sito: commerciale.ro@lavoce-nuova.it
Editrice: Editoriale La Voce Società Cooperativa. “La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo.” Redazione: piazza Garibaldi 17, 45100, Rovigo tel. 0425 200282 e:mail: redazione.ro@lavoce-nuova.it sito: www.lavocedirovigo.it
Pubblicità locale: Editoriale La Voce Soc. Coop. Divisione commerciale Piazza Garibaldi 17 - 45100 Rovigo - Tel. 0425 200282. Pubblicità Nazionale: MANZONI & C. S.p.A. Via Nervesa, 21 - 20139 Milano - Tel. 02 574941 www.manzoniadvertising.com Stampa: Tipre srl Luogo di stampa: via Canton Santo 5 Borsano di Busto Arsizio. POSTE ITALIANE S.P.A. - Sped. in Abb. Post. - D.L. 353/2003
(conv. in L. 27/02/2004, n.46) art. 1, comma 1, DCB (Ro). Testata registrata “La Voce Nuova” Registrazione del Tribunale di Rovigo n. 11/2000 del 09/08/2000.
Testata aderente all’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria www.iap.it. Iscrizione al ROC n. 23289. Associata FILE