“Bloccano l’Italia? Sì, per i soldi”

Nell’artigianato, quasi nessuno ha attivato lo strumento della sospensione senza stipendio per quei lavoratori che ieri non avevano il Green pass. “Quasi tutti i datori di lavoro hanno preferito concedere un giorno di ferie e ricorrere ai permessi. Grazie anche al lavoro di mediazione che abbiamo fatto come associazione di categoria”, rivendica Matteo Rettore, direttore della Cna polesana.

Che non nega, comunque, che ieri ci sia stata “più di qualche difficoltà, anche se senza momenti di tensione. C’è stato qualche imbarazzo, in particolare tra quei dipendenti che non sono riusciti a fare il tampone. Ma non abbiamo segnalazioni di persone che abbiano voluto entrare in azienda a tutti o costi o di gesti eclatanti. Tutto è andato bene”.

Certo, “permane tra i datori di lavoro molta preoccupazione per questa situazione. Anche perché, nell’artigianato, titolari e dipendenti lavorano fianco a fianco e il clima di questi giorni non aiuta di certo a gestire le cose con serenità”. Il pensiero va a Trieste e al blocco del porto: “La verità è che c’è chi sta tirando un po’ troppo la corda”, dice Rettore. Che poi parla dell’autotrasporto, un settore in cui Cna è molto ben presente: “Se i camionisti bloccheranno l’Italia non sarà certo per il Green pass: quella è solo una scusa. Sono esasperati dalle tariffe sempre più alte, dal gasolio alle stelle e dal costo dei noli aumentato. I grandi vettori ci stanno marciando, livello internazionale. E i trasportatori non ci stanno più dentro con le tariffe”.

Insomma, per quanto riguarda il Green pass buona la prima. “Certo tutto si può migliorare, e magari si poteva fare più chiarezza su molti aspetti, ma come primo giorno è andato bene”, conclude il direttore della Cna, Rettore.