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CAVARZERE

Cittadella, l’Ulss 3 ci riprova

Il prezzo è scesco a 4,1 milioni di euro, la scadenza del bando è il 29 ottobre prossimo

Oggi le nomine dei nuovi direttori: per l'Ulss 5 Polesana dovrebbe essere Edgardo Contato

Edgardo Contato, direttore generale Ulss 3 Serenissima

Il prezzo è scesco a 4,1 milioni di euro, la scadenza del bando è il 29 ottobre prossimo

La situazione della Cittadella socio sanitaria di Cavarzere, che ha visto la conferma dei servizi da parte della Regione Veneto, attraverso l’Ulss 3 Serenissima, rimane ancora in bilico. O, meglio, lo è la sua alienazione, visto che l’ultimo bando, pur non essendo andato deserto, non ha ricevuto una offerta congrua. E allora si parte da 4,1 milioni di euro, 500mila in meno dell’altro bando. E’ questo il valore ribassato che la Regione Veneto ha scelto per alienare partecipazioni e immobili dell’ex ospedale di Cavarzere.

Il bando è stato pubblicato a fine settembre scorso da parte dell’Ulss 3 Serenissima: si tratta dell’intera partecipazione societaria della società Cittadella Socio-sanitaria di Cavarzere srl e degli immobili dell’Ulss 3, l’ex ospedale per intenderci, anche con vincolo di destinazione d’uso sanitario.

Una vicenda che sembra non avere fine, dopo che lo scorso anno era stato presentato, in sensibile ritardo da parte della Regione Veneto, il progetto di alienazione della Cittadella socio sanitaria.

Il bando di gara prevede una procedura aperta che, come criterio di aggiudicazione, valuta l’offerta economicamente più vantaggiosa: si parte, come detto, da 4,1 milioni di euro, un milione di euro per le quote societarie (come nel bando precedente), 3,1 milioni di euro per il valore degli immobili (mezzo milione in meno della gara passata).

La documentazione di gara è disponibile sul sito dell’Ulss 3 e il termine per il ricevimento delle offerte è fissato alle 10 del 29 ottobre prossimo.

La costituzione della Cittadella socio sanitaria, con capitale misto pubblico-privato, risale al novembre 2004 e, fino al 2018, è andata avanti con una modalità di sperimentazione gestionale grazie alla proroga concessa dalla Regione Veneto. Nel 2018, quindi, l’Ulss ha provveduto ad acquistare tutte le quote del capitale sociale, ponendo fine alla compartecipazione col privato. In attesa che la stessa venga rinnovata l’autorizzazione all’esercizio, vincolata alla prossima programmazione sanitaria regionale, la società potrebbe essere accreditata fino alla fine del 2035 quale “struttura privata per la medicina di laboratorio”, il cui budget può essere stimato in 240mila euro annui.

E solo dopo il rilascio da parte della Regione Veneto alla società del rinnovo-conferma dell’autorizzazione, il privato che dovesse essersi aggiudicato il bando, potrà ritenere l’aggiudicazione definitiva. E, comunque, dovrà mantenere “i servizi sanitari e socio sanitari previsti dagli atti della programmazione regionale” come sottolineato da una deliberazione della giunta Zaia. E dovrà, inoltre, mantenere la dotazione organica di personale (otto dipendenti) fino alla fine del 2025.

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