VOCE
ROVIGO
15.10.2021 - 12:17
Bambini che tornano a casa dopo aver tentato di entrare in classe, scuolabus che non assicurano il giro delle famiglie per recuperare gli scolari, circolari che mettono in allarme i genitori. Anche a Rovigo lo sciopero della Fisi (Federazione italiana sindacati intercategoriali) indetto per 5 giorni, in tutti i settori pubblici e privati, sta creando disagi e confusione.
Un'astensione sulla quale si sono dichiarate contro alcune sigle delle organizzazioni sindacali confederali, fra le quali a Venezia Uiltucs e Filcams.
Molti i dirigenti scolastici del Comune di Rovigo hanno comunicato, in queste ore, che in virtù di questa dichiarazione di sciopero, il servizio di mensa viene sospeso per le giornate in questione (da oggi fino al 19 compresi), così come in alcuni casi anche il servizio pullmino.
Tra l'altro si tratta di uno sciopero non autorizzato, che ha destabilizzato i dirigenti scolastici. "Nessuno ha aderito nel mio istituto per quanto mi consta - ha dichiarato la dirigente Mari Rita Pasualin -il disagio c’è perché abbiamo chiesto ai genitori di controllare ogni mattina se l'insegnante è o no in classe. Non sappiamo chi fa sciopero e quindi il pullmino non passa per evitare di sbagliare".
«Rammentiamo a tutti che la Cisl, ma pure la Cgil, hanno dichiarato apertamente di essere in accordo con il governo sulle scelte dell’obbligo vaccinale e nulla hanno fatto sull’imposizione dei tamponi con costi a carico dei lavoratori, sulle sospensioni dal lavoro e dalla retribuzione dei lavoratori, venendo meno alla loro mission di difesa dei diritti dei lavoratori. Lo sciopero della Fisi è uno sciopero politico - scrive la Fisi - È necessario evitare la discriminazione diretta o indiretta di persone che non sono vaccinate, per esempio per motivi medici, perché non rientrano nel gruppo di destinatari per cui il vaccino anti Covid-19 è attualmente somministrato, come i bambini, o perché non hanno ancora avuto l'opportunità di essere vaccinate o hanno scelto di non essere vaccinate. Lo sciopero indetto dalla Fisi è legittimo - prosegue la Federazione - in difesa della Costituzione e per protesta contro gravi eventi lesivi dell'incolumità e della sicurezza dei lavoratori. Invitiamo i sindacati confederali ad affiancare la Fisi in questa battaglia".
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