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CORONAVIRUS IN ITALIA

Occhi puntati sulle nuove mutazioni del virus in vista dell'arrivo dell'inverno

L'Ema: "Dobbiamo cercare di capire dove il virus sta andando e cosa potremmo aspettarci nelle settimane e nei mesi a venire"

Il virus in Italia è arrivato a novembre 2019

"Stiamo tutti guardando" alla situazione varianti di Sars-CoV-2 con l’inverno in arrivo, "per cercare di capire dove il virus sta andando e cosa potremmo aspettarci nelle settimane e nei mesi a venire. Delta è ancora il ceppo dominante che sta circolando", e "stiamo cominciando a vedere che ci sono alcune mutazioni aggiuntive che stanno prendendo posto", al momento "in pochi casi, sulla variante Delta. Si è sentito parlare della" nuova mutazione "AY.4.2", che è una delle “osservate speciali” per esempio in Gran Bretagna dove i casi in cui è stata sequenziata sono in aumento, "e dobbiamo monitorare molto da vicino".

A evidenziare l’importanza di un monitoraggio stretto di queste e altre eventuali mutazioni è stato Marco Cavaleri, responsabile Vaccini e Prodotti terapeutici per Covid-19 dell’Agenzia europea del farmaco Ema, rispondendo a una domanda sulla stagione invernale in arrivo durante il periodico press briefing organizzato dall’ente regolatorio Ue.

Bisogna monitorare, ha spiegato, "perché quello che potrebbe accadere è che la spina dorsale della variante rimane, ma arrivano ulteriori mutazioni e potrebbe anche essere qualcosa che dà maggiore trasmissibilità o un qualche tipo di fuga immunitaria", cioè capacità del virus di sfuggire all’immunità. "È importante che continuiamo questo lavoro globalmente, insieme non solo con le autorità pubbliche europee, ma anche fuori dall’Europa con l’Organizzazione mondiale della sanità. L’Oms sta facendo ora parecchi sforzi per mettere a punto un buon sistema che possa fare sorveglianza e portare rapidamente a decisioni rispetto a nuove varianti".

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