VOCE
IL CASO
25.10.2021 - 14:28
Pieralberto Colombo, segretario generale di Cgil Polesine
"Apprendiamo dalla stampa locale che nel sito dell’ex Azienda Alchemia Italia di Cavanella Po potrebbe sorgere un impianto di rifiuti pericolosi e non e correlata fabbricazione di prodotti chimici organici con una capacità di stoccaggio di circa 190 tonnellate. Al di là delle necessarie autorizzazioni di legge e verifiche da parte delle Autorità preposte, tale notizia non può che far nascere alcune perplessità e considerazioni. Proprio in quella zona abbiamo avuta la negativa e tragica esperienza di Coimpo a farci da forte monito: insediamenti di tale natura devono essere valutati con estrema attenzione ed in maniera inflessibile soprattutto in termini di impatto ambientale e di rischi per la salute di lavoratori e cittadini. Non possiamo più accettare che si crei un “conflitto” tra lavoro e tutela della salute che sarebbe deleterio anche socialmente e che non può che vedere prevalere in ogni caso il bene della tutela della salute e dell’ambiente che non è barattabile con alcuna ragione di profitto. Su questo anche come Sindacato non potremo che essere sempre vigili senza compromessi", spiegano Pieralberto Colombo e Federica Franceschi, rispettivamente Segretario generale Cgil Rovigo e Segretaria generale Filctem Cgil Rovigo.
"Non è accettabile che si riproponga uno schema per cui dato che in Polesine - più che in altre zone del Veneto - ci sono spazi e necessità di insediamenti produttivi che creino lavoro, qualsiasi tipo di attività possa insediarsi. In questo senso, ancora una volta, si dimostra quanto necessario sia che tutti i soggetti del Territorio (istituzioni, parti sociali, politica locale) lavorino insieme in rete, strutturalmente, per orientare preventivamente l’insediamento di realtà produttive e le stesse condizioni di sviluppo della nostra Provincia. Bisogna partire dalle “vocazioni” del Territorio e dalla creazione di possibili filiere locali compatibili in termini ambientali ed attente anche alla qualità del lavoro che passa per la stessa tutela della sicurezza e salute nei luoghi di lavoro. Da tempo Cgil Cisl e Uil di Rovigo lo chiedono con insistenza ma ad oggi poco è accaduto ed il governo complessivo e la “visione” di quanto si realizza nel nostro Territorio di fatto ancora non esiste".
"Il possibile insediamento a Cavanella Po ne è un ulteriore esempio in negativo ma non dimentichiamo che nei prossimi mesi potremmo trovarci a gestire localmente alcune risorse legate ai progetti del PNRR, oltre che la realizzazione di quanto previsto per la ZLS. Per questi importanti motivi rilanciamo un forte appello, a partire dalle istituzioni locali, per lavorare davvero in “rete” in tale direzione".
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