VOCE
A 70 ANNI DALL’ALLUVIONE
06.11.2021 - 21:06
Ci sono mille modi per ricordare un evento tragico come l’alluvione del Polesine del 1951. Il primo è fermarsi ai ricordi, alle foto in bianco e nero, alle testimonianze. L’altro è invece quello di raccontare cosa è accaduto 70 anni fa, raccogliere le testimonianze e trovare immagini inedite, ma con lo sguardo rivolto al presente. E anche al futuro.
Perché gli ultimi 70 anni sono stati per il Polesine una sorta di lunga ripartenza, una “maratona” fatta di lavoro e invenzione grazie alla quale oggi questa terra può finalmente pensare ad un futuro diverso. Di certo diverso da quello che sarebbe stato se 70 anni fa non ci fosse stata l’alluvione. Un’alluvione per superare la quale sono stati necessari anni, proprio quegli anni in cui l’Italia imboccava la strada del boom economico e dell’industrializzazione (che da qui è passata senza lasciare tracce troppo evidenti) e quella subito successiva del baby boom.
E mentre l’Italia vedeva l’esplosione delle nascite, il Polesine faceva i conti con l’emigrazione verso le aree industriali del Nord, la seconda dopo quella di fine ‘800 e inizio ‘900 verso il Brasile e il Sud America.
Il Polesine di oggi è figlio di tutto questo ma anche di grandi intuizioni che negli anni hanno portato alla nascita del grande Distretto della pesca, nel Delta, alla valorizzazione del Parco del Delta del Po come risorsa dalle enormi potenzialità turistica, all’affermazione del Distretto della giostra, che partendo dall’Alto Polesine ha conquistato il mondo. E negli ultimi anno la logistica, l’intermodalità...
Ecco l’anniversario dei 70 anni dall’alluvione deve essere occasione anche per guardare avanti, per parlare di questo futuro che è già una realtà.
Di tutto questo, dalla storia con le sue immagini e i suoi racconti fino alla visione strategica del domani, parliamo in una pubblicazione unica e originale, una rivista dedicata a “Il Polesine, i nostri primi 70 anni”, che verrà data in omaggio con La Voce il prossimo 13 novembre in tutte le edicole della provincia di Rovigo, di Cavarzere e Chioggia.
Una rivista da collezione, e per questo assolutamente imperdibile.
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