VOCE
ROVIGO
25.11.2021 - 09:57
Il buco nero dei Piruea rischia di diventare un segno meno per le casse del Comune, o per la pianificazione delle opere pubbliche. E così l’amministrazione Gaffeo ora va alla guerra legale per recuperare la somma per la riqualificazione di piazza Duomo. E per impedire che Piruea diventi sinonimo di autogol.
Piazza Duomo E’ il caso del Piruea (strumenti urbanistici per realizzare opere pubbliche in compartecipazione con i privati in cambio di interventi di edilizia residenziale) di via Martiri di Belfiore che dopo varie traversie avrebbe dovuto concludersi con la riqualificazione di piazza Duomo, uno dei luoghi storici e vitali dell’intera città di Rovigo. “Avrebbe”, ma in questo caso il condizionale è un eufemismo, in quanto questo Piruea più che un fantasma ormai appare volatilizzato. Tanto che l’amministrazione Gaffeo ha incaricato un avvocato di studiare il modo per recuperare parte della somma che la ditta privata avrebbe dovuto versare al Comune per la propria inadempienza nel realizzare l’opera.
I Piruea Una quindicina di anni fa il Comune di Rovigo decise di attivare parecchi Piruea, molti di questi, però, si sono rivelati dei flop. Alcuni sono andati a buon fine, è vero, ma tanti sono ancora al palo, alcuni sono definitivamente andati in soffitta ed altri non sono mai nemmeno partiti. Insomma tanti buchi nell’acqua. La normativa prevedeva che per impedire che questi buchi nell’acqua si trasformassero in buchi di bilancio, o di programma, le aziende private depositassero delle somme a garanzia, con le quali l’amministrazione avrebbe potuto realizzare l’opera pubblica in questione in caso di inadempienza del privato.
Un labirinto E veniamo al caso del Piruea numero 17 che prevedeva come opera speciale la realizzazione di opere agli spogliatoi e tribuna del campo sportivo di Buso e la riqualificazione di piazza Duomo, opere per oltre 700mila euro di importo, dei quali 332mila euro per il recupero della piazza. Cose mai realizzate tanto che il Comune negli anni scorsi non ha potuto far altro che verificare l’inadempimento, e inviare una diffida ad adempiere. Cosa che non ha prodotto effetti. Ed ecco allora che palazzo Nodari ha giocato l’ultima carta, ossia l’escussione della polizza per incassare la somma e con questa finanziare l’opera pubblica. Ma anche in questo caso gli uffici comunali sono andati a sbattere contro un muro: l’impresa assicuratrice è risultata cancellata, non più esistente.
Insistere Ma il Comune ha insistito ed ha proseguito a procedere in questo labirinto di burocrazia e furberie. Ed ha fatto verifiche in Banca d’Italia, Consap e istituto per la vigilanza sulle assicurazioni (Ivass) per cercare strumenti alternativi di tutela economica. Ma anche in questo caso niente di fatto.
Vie legali Il Comune però non demorde, con l’obiettivo di recuperare la somma prestata a garanzia della riqualificazione di piazza Duomo, il che significa portare avanti azioni legali “volte ad accertare formalmente l’inadempimento da parte del soggetto attuatore agli obblighi discendenti dalla relativa convenzione urbanistica”, ed arrivare così ad una condanna “a versare al Comune di Rovigo l'importo corrispondente al valore delle opere speciali-aggiuntive non realizzate”. E per questo è stato incaricato l’avvocato Matteo Acquasaliente di Vicenza, A lui il compito sia di fornire consulenza extragiudiziale sul tema dei Piruea, sia di fornire assistenza legale in caso di azioni legali da promuovere contro chi non ha adempiuto all’obbligo.
Insomma il Comune va alla guerra legale per recuperare la somma non versata per la riqualificazione di piazza Duomo.
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