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BERGANTINO

Un grido per ogni scalino: “No!”

Il paese ha aderito alla giornata contro la violenza sulle donne con una idea d’impatto

Un grido per ogni scalino: “No!”

Il paese ha aderito alla giornata contro la violenza sulle donne con una idea d’impatto

I gradini che conducono sull’argine del Po, in via Bellini, a Bergantino, da alcuni giorni spiccano per il loro colore rosso, su cui a lettere bianche si possono leggere alcune frasi: “L’amore è rispetto”, “L’amore non alza le mani”, “L’amore non fa male”, “L’amore non perseguita”, “L’amore non minaccia”, “L’amore non offende” e, sul gradino più alto, “Sono caduta dalle scale?”.

Anche il Comune di Bergantino, infatti, ha deciso, in questo modo, di aderire all’iniziativa di sensibilizzazione per il contrasto alla violenza di genere “Sono caduta dalle scale?” promossa dall’Auser provinciale.

L’espressione che dà il titolo all’iniziativa, spesso, purtroppo, utilizzata dalle donne che sono state maltrattate per nascondere la verità e giustificare i segni fisici, viene riportata sotto forma di quesito, a sottolineare quanto queste parole siano ingannevoli e possano nascondere pericoli e insidie.

L’idea di dipingere lungo i gradini delle scalinate poste lungo l’argine del fiume Po del territorio una serie di frasi che fanno riflettere su questo tema si inserisce nell’ambito del progetto “3A – Anziani, Aiuto, Attenzione per sé e per gli altri”, sostenuto dal ministero del lavoro e politiche sociali e dalla regione Veneto.

L’opera pittorica è stata realizzata dai volontari dall’Auser bergantinese ed è stata inaugurata lo scorso giovedì (25 novembre), in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne.

La cerimonia, a causa del maltempo, si è svolta in auditorium municipale, alla presenza dei ragazzi di terza della scuola secondaria di primo grado.

Il sindaco, Lara Chiccoli, ha spiegato che “Il 25 novembre rappresenta il momento più importante dell’anno per parlare, informare e sensibilizzare sul grave problema della violenza sulle donne. Serve a ricordare a tutti che il rispetto è alla base di ogni rapporto e che non possiamo continuare a veder crescere il numero delle donne che subiscono violenza”.

“I dati sui reati di genere - ha proseguito il primo cittadino, dipingendo una situazione davvero seria e che necessita di un intervento - che vanno dalla violenza fisica a quella sessuale, dallo stupro alla violenza psicologica, non possono lasciare indifferenti nessuno, soprattutto noi amministratori comunali che abbiamo a cuore ogni singolo cittadino, in particolar modo se soggetto fragile”.

“Pertanto - ha detto ancora Chiccoli - ci auguriamo che iniziative come questa non siano fine a sé stesse, ma siano da monito affinché questi episodi non si verifichino mai più”.

In seguito è intervenuto il presidente del locale circolo Auser, Ettore Guccione, che ha ricordato che “nell’ambito della giornata internazionale della donna, Auser Veneto ha creato anche il progetto “Taci”, acronimo di Teatro, Arte, Cultura, Inclusione contro la violenza sulle donne.

“Ognuno – ha poi precisato Guccione – può essere vittima di violenza: ad esempio gli anziani, che in quanto soggetti fragili possono essere oggetto di violenza fisica o psicologica. Invito i ragazzi presenti a leggere le frasi che sono state dipinte sulle gradinate per meditare su queste tematiche importantissime”.

La vicepresidente, Antonella Tosi, ha quindi posto l’accento sul fatto che “senza rispetto non c’è amore. La nostra coscienza deve escludere qualsiasi forma di violenza”.

A conclusione della cerimonia, gli alunni di terza media hanno presentato un significativo percorso sulla storia della violenza sulle donne nell’arte dal 1500 a oggi. Attraverso la proiezione di una selezione di opere d’arte e fotografie, selezionate accuratamente in classe, e la lettura di alcuni testi che contestualizzavano e spiegavano tali opere, i giovani studenti hanno affrontato con profondità e sensibilità il difficile tema, guadagnandosi un sentito applauso del pubblico in sala e i complimenti del primo cittadino.

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