VOCE
CASTELMASSA
07.12.2021 - 17:32
In un caso il cartello non era affisso, nell’altro non era multilingue. Molti cittadini indignati
Multati perché senza cartelli sul green pass o esposti solo in lingua italiana. E’ successo a due esercizi pubblici del centro del comune di Castelmassa, quando, nella giornata di lunedì, alcuni agenti della polizia municipale in borghese, ottemperando alle indicazioni date dalla Prefettura, hanno controllato a tappeto i bar e gli esercizi commerciali del territorio. Sono scattati i controlli e anche le multe, che hanno provocato più di qualche malumore e malcontento nei confronti delle istituzioni.
Due verbali, infatti, sono stati staccati all’indirizzo di altrettanti bar, per la mancata esposizione o per la non corretta compilazione della cartellonistica che avvertiva dell’obbligo del super green pass. Da lunedì, infatti, dopo che i vari comandi di polizia locale sono stati convocati in Prefettura a Rovigo per le nuove direttive contro la lotta al contagio e alla diffusione del virus covid-19, è scattato un nuovo giro di vite che ha di fatto dato il via a una campagna di controlli a tappeto sia sui mezzi di trasporto che nei pubblici esercizi. Da quanto si è appreso, però, ai due bar del comune rivierasco, sarebbero state notificate una contravvenzione per la mancata esposizione del cartello con le indicazioni sulle nuove restrizioni e una perchè il cartello sarebbe stato scritto solo in lingua italiana e non in inglese e nelle altre lingue previste dal decreto.
Quattrocento euro la contravvenzione per entrambi gli esercenti che possono ridursi, ma nemmeno troppo, a 280 euro se i verbali verranno pagati entro cinque giorni dalla rilevazione. Immediate le reazioni e l’indignazione da parte di molti concittadini, convinti del fatto che si poteva dare una sorta di “primo avvertimento” prima di procedere alla multa e che il fatto che i cartelli non fossero multilingue non sarebbe poi una ‘mancanza’ tale da giustificare i 400 euro di multa.
Quanto successo a Castelmassa non è che la fotocopia di quello che sta accadendo in molti altri comuni non solo polesani dove la polizia locale, applicando alla lettera le disposizioni imposte delle Prefetture, non può fare altro che eseguire senza potersi permettere la facoltà di essere più morbidi. Sono in molti, però, coloro che si appellano al buon senso e al fatto che non sarebbe corretto continuare a pesare sulle spalle di attività commerciali che tanto hanno pagato e stanno continuando a pagare dall’inizio di questa pandemia. Sui social c’è già chi, tra i concittadini dei due esercenti, ha proposto una raccolta fondi per pagare i verbali consegnati ai due bar del paese.
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