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ELEZIONI PROVINCIALI 2021

Corazzari: “Vittoria dei sindaci”

“Un segnale di cambiamento, abbiamo ascoltato il territorio”. “Centrodestra? Ora condivisione”

Corazzari: “Vittoria dei sindaci”

“Un segnale di cambiamento, abbiamo ascoltato il territorio”. “Centrodestra? Ora condivisione”

Può essere definito il vincitore politico della tornata elettorale provinciale. Cristiano Corazzari, assessore regionale e leader polesano del Carroccio, ha portato alla presidenza della Provincia un sindaco vicino alla Lega, Enrico Ferrarese, e 4 esponenti del Carroccio in consiglio. Ed ha tirato due colpi agli eterni avversari del Pd e, all’interno del centrodestra, ai rivali di Fi e Fdi.

Assessore Corazzari come commenta i risultati delle provinciali?

“Il progetto che gli amministratori del territorio, con l’appoggio della Lega, avevano impostato è stato capito. Il largo margine del successo dimostra che la condivisione a livello territoriale è tanta e che il neopresidente Enrico Ferrarese era davvero la scelta giusta”.

I rapporti nel centrodestra sono recuperabili dopo le divisioni con Fi e Fdi?

“La nettezza della vittoria credo che non provocherà ripercussioni. Noi continueremo a lavorare in sintonia col territorio. I sindaci hanno dimostrato che c’era voglia di un cambiamento, che si voleva avere più voce in capitolo nelle scelte. Ci voleva una sterzata ed è arrivata. Nessun rancore con Fi e Fdi, loro hanno fatto scelte diverse, ma la condivisione è la linea da seguire. Credo inoltre che le possibili alleanze per elezioni locali e comunali, non siano in discussione”.

Avete sostenuto Ferrarese, da sempre vicino alla Lega, ma formalmente proposto dai sindaci civici. E allo stesso tempo tirato colpi a Fi e Pd. Lo considera un piccolo capolavoro politico?

“Io non guardo a queste cose, io sono uomo del territorio e per il territorio. Abbiamo puntato su una scelta alternativa rispetto ad un piano che non ci stava bene. Ma a vincere sono stati i tanti amministratori polesani che hanno scelto Enrico”.

A proposito: Ferrarese, come lei, abita a Stienta, anche se è originario di Canaro. Bevete un acqua particolare per ottenere tutti questi risultati?

“Al di la delle battute Enrico non ha vinto per la sua collocazione territoriale, ma perché nel corso della sua carriera da sindaco si è costruito una credibilità tale da ottenere consenso e fiducia da parte dei suoi colleghi. Oltre alle sue competenze e alle capacità si è sempre battuto per il territorio e la sua comunità, e questo gliel’hanno sempre riconosciuto tutti”.

Il suo nome, per la candidatura alla Provincia girava da tempo, eppure non si è bruciato come solitamente si dice per i nomi che escono troppo presto.

“Perché era un candidato solido, e con un consenso trasversale. In questa tornata elettorale entrambi i candidati in pista erano scelte di livello. E sono convinto che Ferrarese farà bene, in tutte le scelte in cui la Provincia dovrà avere un peso e un ruolo”.

Dopo il voto, con il Pd spaccato, ci saranno ripercussioni a Rovigo?

“Quella è un’altra storia, complicata e con dinamiche tutte sue”.

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