Munari annulla le nomine Ipab e Crocco critica: “Arrogante”

 “Il sindaco ha notificato l’atto di avvio per il procedimento per l’annullamento della nomina del cda dell’Ipab: la sua priorità è solo quella di assegnare qualche incarico a chi non è entrato in giunta o in consiglio per risolvere qualche ‘mal di pancia politico’”. Queste le parole di Heidi Crocco, consigliera comunale di minoranza e segretaria del partito democratico locale, che peraltro accusa il sindaco Pierfrancesco Munari di non essersi mai interessato alla situazione epidemiologica all’interno della stessa casa di riposo.

“Abbiamo appreso con profondo sconcerto la notizia che il neo sindaco Pierfrancesco Munari ha scritto e attivato un atto di annullamento della nomina del cda della nostra Ipab, la nostra casa di riposo, per fare decadere i cinque componenti - così inizia la Crocco -. Un atto politicamente arrogante poiché, come noto a tutti, le ipab hanno entità giuridica propria e non sono alle dipendenze del primo cittadino di turno. Ma non solo, questo atto è mosso a nostro avviso esclusivamente dalla necessità del sindaco di far fronte alle pressanti richieste della maggioranza che lo sostiene per accasare qualcuno nel cda”.

“Un’urgenza tutta politica, non certo di natura gestionale o sanitaria”, dice Crocco.

Pronta la replica di Munari: “Il mio atto sarebbe arrogante? Spiace constatare come Crocco non abbia proferito parola quando l’allora sindaco Tommasi a 20 giorni dalle elezioni ha nominato gli amici (3 dei quali nella lista del suo partito - e nessuno risultato eletto) peraltro senza alcuna competenza (un elettricista, un saldatore in pensione, un venditore di auto). Un bel tacere non fu mai scritto”.